AUSTRALIAPedofilia, risarcimenti: a rischio la sostenibilità economica dei Fratelli Cristiani

SYDNEY - Diventa incerto il futuro dell'ordine religioso del Fratelli Cristiani in Australia, costretto a spendere centinaia di milioni di dollari per soddisfare una valanga di richieste di risarcimento per abusi sessuali commessi su minori nell'arco di decenni.

Secondo quanto riferisce oggi in esclusiva il Sydney Morning Herald, è a rischio la sostenibilità economica dell'ordine religioso cattolico, che ha dovuto pagare negli ultimi sei anni più di 213 milioni di dollari australiani (147 milioni di franchi) in risarcimenti alle vittime e in spese legali e secondo le previsioni dovrà sborsare in futuro ancora 134 milioni di dollari.

I Fratelli Cristiani hanno fondato o amministrato in Australia più di 30 scuole, alcune risalenti alla fine del 19esimo secolo, molte delle quali hanno chiuso o si sono fuse con altre istituzioni. La Commissione nazionale d'inchiesta sulle risposte delle istituzioni agli abusi di pedofilia ha concluso che i Fratelli Cristiani sono stati fra i peggiori colpevoli di abusi su minori, con un 22% dei religiosi dell'ordine identificati come presunti responsabili di abusi.

Nonostante l'alto costo, i responsabili dell'ordine assicurano che intendono assolvere il loro impegno verso i sopravvissuti degli abusi. «Mentre questi costi sono significativi, ogni considerazione finanziaria impallidisce di fronte all'imperativo morale di assicurare che riconosciamo e rispondiamo a chi ha sofferto così gravemente dagli abusi che hanno subito», ha detto un portavoce per la provincia dell'ordine in Oceania.

Fino a 60mila sopravvissuti ad abusi di pedofilia in una delle istituzioni australiane possono accedere a risarcimenti tramite lo schema nazionale di ricorso e risarcimento, che ha messo in atto una delle raccomandazioni chiave della Commissione d'inchiesta, che per oltre due anni ha indagato su chiese, enti di beneficenza, governi locali, scuole, organizzazioni comunitarie e polizia.