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Papua Nuova GuineaMassacro di donne e bambini in Papua Nuova Guinea

10.07.19 - 19:37
La scorsa settimana 16 persone - donne e bambini - sono state trucidate nel villaggio di Karida
Archivio Keystone
Massacro di donne e bambini in Papua Nuova Guinea
La scorsa settimana 16 persone - donne e bambini - sono state trucidate nel villaggio di Karida

PORT MORESBY - La Papua Nuova Guinea sta affrontando una recrudescenza di violenza tribale che negli ultimi giorni ha provocato l'uccisione di oltre venti persone, soprattutto donne e bambini. Costringendo le autorità a inviare l'esercito nelle zone del conflitto, nella remota provincia di Hela.

Le tribù negli altipiani di quest'isola nel sud-ovest del Pacifico si sono combattute per secoli, ma negli ultimi anni l'arrivo di armi automatiche ha intensificato la violenza e provocato un sensibile aumento delle vittime. E proprio la scorsa settimana si è verificato uno degli episodi più sanguinosi: 16 persone, donne e bambini, sono state trucidate in un solo attacco, nel villaggio di Karida, da parte di un gruppo di assalitori armati di fucili. Tra le vittime, anche due donne incinte. Secondo le autorità, si è trattato di una rappresaglia per un'imboscata nei pressi del villaggio di Peta, sabato scorso, che aveva provocato la morte di sei persone.

Le forze di sicurezza hanno inviato agenti di polizia e soldati a Hela per «fermare ulteriori violenze e catturare gli assassini», ha reso noto il capo della polizia Francis Tokura, assicurando che tale «atto impensabile ed atroce sarà affrontato rapidamente», utilizzando «tutte le risorse disponibili».

Il primo ministro James Marape ha parlato di «uno dei giorni più tristi della sua vita», puntando il dito contro la scarsa presenza della polizia locale nella zona del massacro. «Come può una provincia di 400.000 persone funzionare con meno di 60 poliziotti», ha attaccato. Annunciando il pugno duro, fino anche alla pena di morte, per coloro «che uccidono innocenti nascondendosi dietro alla maschera della comunità».

Ma la sfida alla violenza appare difficile. Nelle zone più interne ed isolate della Papua Nuova Guinea la violenza tribale è un fenomeno comune, alimentato da antiche rivalità tra le varie comunità dei villaggi, fondate su accuse di omicidi, stupri, furti o dispute sui confini. Un funzionario di Hela, Rex Humbi, ha ammesso l'impotenza di chi dovrebbe assicurare l'ordine: "La polizia va e investiga. Hanno l'autorità, naturalmente, ma non hanno la potenza di fuoco" per assicurare gli assassini alla giustizia.

La missione della Croce Rossa nel paese ha espresso la sua «preoccupazione per le notizie di donne e bambini uccisi» ed ha lanciato un appello a «tutte le parti perché risparmino tutti coloro che non sono direttamente coinvolti» nei conflitti tribali. Assicurando che non appena sarà possibile un team raggiungerà la zona per fornire assistenza umanitaria.

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