Sul fronte della spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria, le frodi scoperte ammontano a 157 milioni e hanno portato alla denuncia di 13'570 persone
ROMA - In Italia comportamenti illeciti da parte di poco più di 8mila tra funzionari e dipendenti dello Stato (8'047) hanno prodotto un danno all'erario per circa 6 miliardi mentre sono stati eseguiti sequestri per 107 milioni.
È questa la cifra segnalata dalla Guardia di finanza alla magistratura contabile nell'ambito delle verifiche per il contrasto agli illeciti nel settore della spesa pubblica. I finanzieri hanno anche scoperto frodi al bilancio nazionale e comunitario per un valore complessivo di 1,7 miliardi.
Gli interventi svolti sul fronte della spesa pubblica, degli appalti, degli incentivi alle imprese, della spesa sanitarie e delle erogazioni dei fonti europei sono stati complessivamente 34'625, ai quali vanno aggiunte 8'636 deleghe d'indagine concluse in collaborazione con la magistratura ordinaria e 1'880 con la Corte dei Conti. Un'azione, dice la Gdf, «finalizzata ad individuare quelle condotte che, pregiudicando la legalità e la correttezza nella pubblica amministrazione, minano il puntuale utilizzo delle risorse, favorendo sprechi e malversazioni».
Sul fronte della spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria, le frodi scoperte ammontano a 157 milioni e hanno portato alla denuncia di 13'570 persone. I finanzieri hanno anche accertato che il 34,1% delle prestazioni sociali agevolate e ben 88,9% delle esenzioni dal pagamento dei ticket sanitari sono risultate irregolari.