È stato fermato all'ambasciata dell'Ecuador dopo che Quito ha revocato la concessione dell'asilo al giornalista australiano
LONDRA - Il fondatore di WikiLeaks Julian Assange è stato arrestato all'ambasciata dell'Ecuador a Londra dopo che Quito ha revocato la concessione dell'asilo al giornalista australiano.
«Posso confermare che Julian Assange, 7 anni dopo essere entrato nell'ambasciata ecuadoriana, è ora sotto custodia della polizia per affrontare debitamente la giustizia del Regno Unito», ha detto il ministro dell'Interno britannico, Sajid Javid.
URGENT: Ecuador has illigally terminated Assange political asylum in violation of international law. He was arrested by the British police inside the Ecuadorian embassy minutes ago.https://t.co/6Ukjh2rMKD
— WikiLeaks (@wikileaks) 11 aprile 2019
«Voglio ringraziare l'ambasciata dell'Ecuador per la sua cooperazione e la polizia per la sua professionalità: nessuno è al di sopra della legge», ha concluso Javid.
In mano un libro di Vidal - Il fondatore di Wikileaks, durante il suo arresto nell'ambasciata ecuadoriana a Londra è stato sollevato e portato via di peso da sette agenti in borghese della polizia di Londra. E' quanto si vede in un video trasmesso da Sky News. Al momento del suo arresto aveva in mano un libro di Gore Vidal.
Non sarà estradato dove c'è la pena di morte - Assange è al momento in custodia alla stazione centrale di Scotland Yard e sarà portato al più presto davanti ai magistrati, riferisce la polizia londinese. Non sarà estradato in un Paese che applica la pena di morte. Lo ha annunciato il presidente dell'Ecuador, Lenin Moreno, dopo l'arresto.
Dietro la Cia - Ci sono «la Cia» e altri poteri dietro la caccia al 47enne. Lo denuncia Wikileaks. Assange - twitta l'organizzazione da lui fondata per diffondere documenti segreti scomodi - «è un figlio, un padre, un fratello. Ha vinto decine di premi di giornalismo ed è stato nominato per il Nobel per la pace dal 2010. Ma attori potenti, inclusa la Cia, sono impegnati in un sforzo sofisticato per disumanizzarlo, delegittimarlo e imprigionarlo».
Assange è ricercato dagli Stati Uniti per la pubblicazione nel 2010 di documenti riservati americani.
First VIDEO of Julian #Assange removed from Ecuadorian embassy https://t.co/0bmAaF9h2s pic.twitter.com/ng5jqUrJma
— Sputnik (@SputnikInt) 11 aprile 2019
Sui social WikiLeaks ha denunciato con veemenza l'accaduto: «L'Ecuador ha illegalmente messo fine all'asilo di Assange, in violazione della legislazione internazionale».
This man is a son, a father, a brother. He has won dozens of journalism awards. He's been nominated for the Nobel Peace Prize every year since 2010. Powerful actors, including CIA, are engaged in a sophisticated effort to dehumanise, delegitimize and imprison him. #ProtectJulian pic.twitter.com/dVBf1EcMa5
— WikiLeaks (@wikileaks) 11 aprile 2019
WikiLeaks conferma poi che Julian Assange non è uscito dall'ambasciata dell'Ecuador a Londra ma che è stato l'ambasciatore a far entrare la polizia britannica all'interno della sede diplomatica.
«Momento buio per la libertà di stampa» - «Questo è un momento buio per la libertà di stampa», ha twittato Edward Snowden, ex analista dell'Nsa e gola profonda del Datagate esiliato a Mosca, commenta l'arresto.
Images of Ecuador's ambassador inviting the UK's secret police into the embassy to drag a publisher of--like it or not--award-winning journalism out of the building are going to end up in the history books. Assange's critics may cheer, but this is a dark moment for press freedom. https://t.co/ys1AIdh2FP
— Edward Snowden (@Snowden) 11 aprile 2019
«Le immagini dell'ambasciatore dell'Ecuador che invita i servizi britannici nell'ambasciata per trascinare via un giornalista vincitore di premi fuori dall'edificio finiranno nei libri di storia. I critici di Assange possono esultare, ma questo è un momento buio per la libertà di stampa», ha scritto su Twitter.
Richiesta di estradizione - Assange è stato arrestato dalla polizia britannica sia per la mancata comparizione dinanzi a un giudice del Regno nel 2012, sia sulla base di una «richiesta di estradizione degli Usa». Lo sostiene via Twitter l'avvocata Jen Robinson, componente del team legale dell'attivista e giornalista australiano.
Just confirmed: #Assange has been arrested not just for breach of bail conditions but also in relation to a US extradition request. @wikileaks @khrafnsson
— Jen Robinson (@suigenerisjen) 11 aprile 2019
Mélenchon: «La Francia gli conceda l'asilo politico» - Il leader della France Insoumise, Jean-Luc Mélenchon, lancia un appello al governo francese affinché conceda "l'asilo politico" al fondatore di Wikileaks, Julian Assange, dopo il suo arresto oggi a Londra.
In una nota, il deputato della sinistra alternativa francese sottolinea che Assange ha «agito per la causa della libertà e dell'indipendenza della Francia, rivelando pratiche aggressive contro di noi. Il nostro Paese si onorerebbe a concedergli l'asilo politico in un momento in cui viene minacciata la sua libertà».
«La mano della 'democrazia' strozza la libertà» - «La mano della 'democrazia' stringe la gola della libertà»: così la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha commentato su Facebook l'odierno arresto del fondatore di Wikileaks, Julian Assange.
May: «Grazie alla polizia per l'arresto» - La premier britannica Theresa May ha dato "il benvenuto alla notizia" dell'odierno arresto del fondatore di Wikileaks Julian Assange, parlando alla Camera dei Comuni fra mormorii di assenso di una parte dell'aula.
La premier non si è espressa sulle accuse, ma ha rivendicato la cattura, dopo sette anni nei quali l'attivista australiano aveva ottenuto rifugio nell'ambasciata ecuadoriana, come una conferma del fatto che «nessuno nel Regno Unito è al di sopra della legge». May ha confermato inoltre la richiesta di estradizione da parte degli Usa nei confronti di Assange, lasciandone la valutazione al giudizio delle corti britanniche.