Lo afferma al Jazeera in un documentario sulla vicenda
ISTANBUL - Il cadavere di Jamal Khashoggi, il giornalista dissidente saudita ucciso nel consolato saudita a Istanbul, «è stato bruciato in un forno» nella residenza del console. Lo afferma al Jazeera in un documentario sulla vicenda.
Secondo questa ricostruzione, il corpo sarebbe stato fatto a pezzi poi bruciati in un forno all'aperto, «capace di arrivare alle temperature per fondere il metallo». Poi sarebbero stati dati alle fiamme pezzi di carne per insabbiare quanto accaduto.