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ITALIASi finge svizzero e truffa un prete

09.02.19 - 15:27
La classica "truffa all'americana" trova impreparato un prelato 80enne. Che però fa arrestare uno dei malviventi
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Si finge svizzero e truffa un prete
La classica "truffa all'americana" trova impreparato un prelato 80enne. Che però fa arrestare uno dei malviventi

VERONA - Un 65enne italiano con diversi precedenti è stato arrestato per la classica "truffa all'americana", messa in atto ai danni di un sacerdote di 80 anni di una parrocchia del veronese.

Il parroco - come riferisce Veronasera - era stato contattato da un sedicente medico che affermava di voler lasciare alla chiesa un lascito di circa 40mila euro.

Il prelato e il sedicente benefattore, presentatosi come "Dr. Visentini", si danno quindi appuntamento per discutere della donazione. È qui che entra in scena un complice. Questi, fingendosi uno svizzero di passaggio, afferma di essere giunto in Italia per cercare un medico, inventandone le generalità, al quale avrebbe dovuto lasciare un'importante somma di denaro. Il finto dottore interviene spiegando che, purtroppo, trattasi di un "collega" venuto a mancare di recente.

A quel punto lo "svizzero" lascia intendere di voler anch'egli effettuare una donazione alla chiesa. Il prete si trova così di fronte a un vero e proprio colpo di fortuna. Manca solo il notaio le cui spese, guarda caso, si concorda debbano essere sostenute dal prete.

Quest'ultimo, persuaso e confuso, si reca in banca per prelevare 5mila euro necessari per le spese notarili.

Al suo ritorno in parrocchia trova lo "svizzero" al volante di una Mercedes e il "Dr. Visentini" con una valigetta colma di denaro, probabilmente falso, e con una busta nella quale mettere i soldi da consegnare al notaio. Il suo studio però non verrà mai raggiunto. I due truffatori, infatti, accostano l'auto a una tabaccheria e mandano la vittima ad acquistare una indispensabile marca da bollo. Ovviamente una scusa per darsela a gambe.

Il prete fa però in tempo ad annotarsi la targa del veicolo. Ed ecco che uno dei due trova così le manette ad attenderlo. L'altro complice, il cosiddetto "svizzero", al momento ha fatto perdere le sue tracce.

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