Sauditi ed emiratini «hanno usato le armi come una forma di 'moneta' per assicurarsi la fedeltà di milizie o tribù e influenzare la complessa situazione politica»
WASHINGTON - L'Arabia Saudita e gli alleati regionali, tra cui gli Emirati Arabi, «hanno trasferito armi fabbricate in Usa a combattenti di al Qaida e altre fazioni nel conflitto yemenita», lo scrive la Cnn.
Queste armi «sono anche finite nelle mani dei ribelli filo-Iran che combattono contro la Coalizione a guida saudita, esponendo alcune delle tecnologie militari Usa a Teheran e potenzialmente mettendo a rischio la vita delle truppe statunitensi in altre zone».
Sauditi ed emiratini «hanno usato le armi come una forma di 'moneta' per assicurarsi la fedeltà di milizie o tribù e influenzare la complessa situazione politica», confermano anonime fonti sul terreno contattate dalla Cnn.
La Difesa Usa, rivela ancora l'emittente, ha aperto una inchiesta.