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La ragazza voleva colpire il museo londinese lanciando alcune granate. Una volta arrestata il progetto sarebbe stato ereditato dalla sorella maggiore
LONDRA - Aveva pianificato un attacco terroristico al British Museum di Londra a neppure 17 anni di età, d'intesa con il suo 'fidanzato' a distanza, miliziano dell'Isis in Siria: è questa l'accusa rivolta oggi di fronte ai giudici britannici dell'Old Bailey, a Safaa Boular, oggi 18enne.
Nella prima udienza Safaa si è proclamata non colpevole sui due capi d'imputazione contestati, entrambi per reati di terrorismo. Ma il rappresentante della procura, Duncan Atkinson, ha citato elementi concreti a suo carico.
La ragazza, originaria del quartiere londinese di Vauxhall, si era dichiarata con Naweed Hussain, giovane militante islamico unitosi all'Isis in Siria nel 2016, dopo averlo frequentato solo attraverso una chat per 3 mesi.
E con lui avrebbe messo in cantiere un piano per attaccare il museo con alcune granate. Arrestata Safaaa dalla polizia, il progetto sarebbe stato quindi ereditato da una sorella più grande, Rizlaine, 21 anni, la quale ha ammesso di aver da parte sua pianificato accoltellamenti a Westminster, dopo aver ipotizzato a sua volta una 'missione' in Siria 2 anni fa.
