Cerca e trova immobili

REGNO UNITOSpia russa, 500 persone devono lavare i propri vestiti

11.03.18 - 13:05
«Abbiamo rinvenuto tracce di contaminazione da gas nervino nel Mill Pub e nel ristorante Zizzi» spiega la polizia
Keystone / EPA
Spia russa, 500 persone devono lavare i propri vestiti
«Abbiamo rinvenuto tracce di contaminazione da gas nervino nel Mill Pub e nel ristorante Zizzi» spiega la polizia

LONDRA - Spuntano qua e là a Salisbury tracce ancora attive del micidiale agente nervino che una settimana fa ha ridotto in fin di vita Serghei Skripal, ex spia russa transfuga in Inghilterra, e sua figlia Yulia, intossicando poi il poliziotto Nick Bailey intervenuto in loro aiuto. E il Regno Unito tenta di tenere sotto controllo le emozioni, evitando un panico indistinto, mentre ormai centinaia fra agenti e militari indagano a caccia di elementi di prova su esecutori e mandanti.

L'allarme di queste ore riguarda quasi 500 persone: tutte quelle che che nel pomeriggio di domenica 4 marzo hanno avuto la ventura di passare dal Mill Pub o dalla pizzeria Zizzi sulla scia degli Skripal. Fermatisi in entrambi i locali a bere e a mangiare due ore prima di crollare, con i muscoli e il sistema nervoso semiparalizzati, su una panchina della cittadina del Whiltshire: famosa finora solo per la quiete, per la storica cattedrale, per la copia originale della Magna Carta (pilastro dello stato di diritto britannico) che custodisce e per essere singolarmente vicina sia al misterioso sito caro ai culti New Age di Stonehenge sia al principale laboratorio militare del Regno specializzato in guerra chimica, quello di Porton Down.

L'incubo non va sopravvalutato, puntualizzano la numero uno e la numero due dell'autorità incaricata di tutelare la salute pubblica nel Paese, Sally Davies e Jenny Harries, precisando che i rischi sono adesso «molto bassi» e che «la generalità della popolazione» non ha motivo di preoccuparsi. Tuttavia il ritrovamento di tossine nel pub e nel ristorante è un fatto; così come il monito a tutte le persone che vi sono passate domenica scorsa a lavare «per precauzione» abiti e oggetti vari.

Sulle ipotesi investigative il riserbo permane assoluto. Ma esperti citati dai media iniziano a tratteggiare quanto meno una ricostruzione potenziale. Sulla base dei pochi indizi resi pubblici, sembra che padre e figlia possano essere entrati in contatto con la sostanza assassina in casa - non sotto forma di gas, ma più verosimilmente di liquido, gel o polvere - forse tramite alimenti o magari un oggetto-dono portato da Yulia dalla Russia. E averla assorbita un po' per volta, lasciandone tracce minime al passaggio nei locali, per tatto, prima del collasso.

Gli interrogativi comunque rimangano tanti, al di là dei sospetti indirizzati da molti verso Mosca contro tutte le smentire del Cremlino. Chi ha pochi dubbi è la vedova di Aleksandr Litvinenko, Marina, che in un'intervista a SkyNews, accusa il governo di Theresa May di non aver imparato la lezione dopo l'uccisione del marito a Londra con un tè al polonio e di non sapere davvero «proteggere chi cerca asilo politico». Marina Litvinenko non nega che sul caso Skripal sia prematuro puntare ufficialmente il dito contro «il regime di Putin». Nondimeno si mostra convinta che a Mosca c'è chi oggi «ride del Regno Unito». Mentre contesta il rifiuto della ministra dell'Interno, Amber Rudd, di riaprire i fascicoli sulle morti in questi anni in Gran Bretagna (giudicate non sospette dalle autorità) di 14 persone legate in qualche modo alla Russia. E sfida il Partito Conservatore della premier a restituire intanto tutti i contribuiti elettorali ricevuti da businessmen d'origine russa.

Richiami che il cancelliere dello Scacchiere, Philip Hammond, rispettosamente respinge dagli schermi della Bbc, dicendosi per ora pronto a valutare nuove sanzioni solo contro oligarchi russi sospettati di corruzione o riciclaggio che abbiano investito nel Regno. Punto sul quale trova subito l'accordo del cancelliere ombra laburista, John McDonnell, fedelissimo di Jeremy Corbyn, che alla luce dei fatti di Salisbury aggiunge un altro impegno: boicottare Russia Today, 'la tv del Cremlino', per la copertura "non oggettiva" di questa come di altre vicende.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE