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È stata portata a termine anche una significativa modernizzazione di equipaggiamenti e attrezzature
PECHINO - La riduzione delle forze armate, col taglio di 300.000 unità è stata sostanzialmente completata, insieme alla significativa modernizzazione di equipaggiamenti e attrezzature alla maggiore integrazione tra civili e militari.
Tuttavia, ha affermato il premier Li Keqiang, aprendo i lavori del Congresso nazionale del popolo, dati i «profondi cambiamenti nelle condizioni nazionali sulla sicurezza, dobbiamo sostenere con decisione la posizione di guida del presidente Xi Jinping sul rafforzamento delle forze armate nel mentre sviluppiamo il sistema nazionale di difesa e le forze armate».
Nel 2015, Xi aveva annunciato il piano di riduzione degli organici, da 2,3 a 2 milioni di militari, e l'accantonamento delle dotazioni obsolete a favore del miglioramento tecnologico e dell'addestramento delle forze armate.
Le linee sui piani militari sono destinati ad alimentare nuove tensioni nell'area, in particolare per le dispute nel mar Cinese meridionale.
«Continueremo a riformare la difesa nazionale e le forze armate, e a costruire una forte e solida difesa a tutela dei confini terresti, costieri e aerei», ha aggiunto Li.
Xi ha promesso di fare delle forze armate cinesi «una forza di classe mondiale» per la metà del secolo.
Lo scorso anno il budget militare ha superato per la prima volta i 1.000 miliardi di yuan per la prima volta, mentre per il 2018 è salito ancora dell'8% circa, fino a quota 1.107 miliardi di yuan (173 miliardi di dollari), secondo quanto riportato dal ministero delle Finanze sulla previsione del budget centrale e locale.
