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STATI UNITIPolemiche su Cristoforo Colombo

09.10.17 - 17:00
Keystone / AP
Polemiche su Cristoforo Colombo

NEW YORK - Nel giorno del Columbus Day, la figura di Cristoforo Colombo continua a dividere gli Stati Uniti. E in oltre 50 città americane - tra cui Los Angeles, Seattle, Denver, Phoenix, Portland, Tulsa, Austin e Salt Lake City - monta la protesta, con i festeggiamenti per il navigatore italiano trasformati nella festa dei nativi americani.

Iniziative in questo senso anche in diverse università, tra cui quella di Berkeley.

A guidare il movimento è la metropoli di Los Angeles, la cui amministrazione ha di recente abolito le celebrazioni del Columbus Day sostituendole con l'Indigenous Peoples Day. A seguire questo esempio decine di città, dallo stato di Washington alla California, dall'Alaska al Minnesota, Maine, Utah e Vermont.

New York controcorrente - I newyorkesi inviano un messaggio chiaro al sindaco Bill de Blasio: «Cristoforo Colombo non si tocca». Durante l'annuale parata nel Bronx, alla vigilia del Columbus Day vero e proprio, oltre mille persone hanno firmato una petizione per salvare la statua del navigatore a Columbus Circle, che il sindaco sta valutando di rimuovere in risposta alle richieste di chi lo accusa di essere un simbolo del colonialismo.

In segno di protesta, de Blasio non è stato neppure invitato a partecipare alla manifestazione. In difesa di Colombo si è schierato anche il presidente Donald Trump, mentre alcune città americane - ad esempio Los Angeles - hanno cancellato le celebrazioni.

«Non c'è alcun piano per rimuovere la statua di Cristoforo Colombo da Columbus Circle, nel cuore di Manhattan»: lo ha assicurato - come riporta la Nbc - il sindaco di New York Bill de Blasio, che partecipa alla tradizionale parata lungo la Fifth Avenue per le celebrazioni del Columbus Day, festa nazionale negli Stati Uniti.

La statua resta sorvegliata 24 ore su 24 dalla polizia per timore che vandali possano entrare in azione. Alcune settimane fa, dietro richiesta di alcune associazioni civili e di una parte dell'amministrazione cittadina, de Blasio ha istituito una commissione che dovrà pronunciarsi sui monumenti controversi della Grande Mela.

Nel frattempo il magazine Newsweek prende le difese del navigatore: «Sarà questo l'ultimo Columbus Day?»: è la domanda che pone provocatoriamente. «È spiacevole vedere come una figura che una volta univa e rappresentava il coraggio, l'ottimismo e gli immigrati dell'America oggi sia improvvisamente nel mirino di chi la vuole distruggere», si legge. «Noi abbiamo un debito con Colombo, quello di essere più rispettosi di un uomo che ha reso possibile l'esistenza del nostro Paese».

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