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ITALIAModella 20enne drogata, rapita e messa all'asta online

05.08.17 - 11:48
La ragazza era stata sequestrata a Milano a metà del mese di luglio. Sarebbe poi stata liberata perché madre, cosa che va contro le “regole" dell’organizzazione criminale
Modella 20enne drogata, rapita e messa all'asta online
La ragazza era stata sequestrata a Milano a metà del mese di luglio. Sarebbe poi stata liberata perché madre, cosa che va contro le “regole" dell’organizzazione criminale

MILANO - Una modella inglese ventenne è stata attirata in un finto set cinematografico nei pressi della Stazione Centrale di Milano: drogata e sequestrata è stata poi messa in "vendita", forse a fini sessuali, sul cosiddetto dark web partendo da una base d'asta in Bitcoin equivalente a circa 300 mila euro. Lo scrive il giornale italiano Corriere della Sera.

Il sequestro si è verificato dall'11 al 17 luglio: la ragazza è stata rilasciata da uno dei suoi carcerieri, un anglo-polacco poi fermato dalla polizia e che avrebbe confessato. La giovane sarebbe stata liberata perché ha un figlio, cosa che andrebbe contro le "regole" dell'organizzazione.

Non si è ancora capito se si sia trattato di un sequestro con contestuale truffa sul web a danno degli ipotetici acquirenti o se invece l' obbiettivo fosse davvero un rapimento di neoschiavisti online del sesso.

Di certo - si legge nell'articolo - è che la Squadra Mobile e la Procura antimafia del capoluogo lombardo procedono al momento per sequestro di persona a scopo di estorsione. E' anche sicuro che la giovane è stata stordita con della ketamina, uno stupefacente molto pesante usato per esempio con i cavalli.

Il sequestratore è un polacco di 30 anni, con i tratti caratteriali del mitomane: Lukasz Pawel Herba, residente in Gran Bretagna, 30 anni, incensurato, asserendo di far parte del "Black death group" organizzazione del cosiddetto deep web (l'area oscura e illegale della Rete) che si attribuisce la gestione di gravissimi reati, l'ha messa all'asta con tanto di immagini su internet chiedendo a manager e famiglia 300 mila euro in bitcoin, la moneta digitale, sotto la minaccia di "venderla" per fini sessuali.

Non avendo ottenuto il riscatto, dopo sette giorni, l'ha liberata portandola - comportamento davvero inusuale - al Consolato britannico del capoluogo dove la polizia lo attendeva e lo ha ammanettato.

 

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