È successo in Alaska durante una gita per andare a pescare, l'animale era sbucato dalla vegetazione e aveva caricato a testa bassa
ANCHORAGE - Una reazione fulminea e un mira notevole, quelle mostrata da 11enne americano che, con il suo fucile, ha salvato la vita dei suoi famigliari durante un'escursione in un parco dell'Alaska.
Elliot Clark, riportano i media americani ripresi dal Guardian, si trovava in compagnia dello zio, del cugino e di un conoscente a Game Creek - nel Parco nazionale di Glacier Bay - per una battuta di pesca. All'improvviso un grizzly è sbucato dalla foresta e ha caricato a testa bassa il gruppetto.
«Ha sbattuto via dal sentiero i due uomini che si trovavano in testa al gruppo e ha puntato dritto sui due ragazzi», ha raccontato il padre del giovanissimo venatore, «a quel punto Elliot ha alzato il fucile spontaneamente e ha sparato». L'arma era un fucile a pompa calibro 12.
Il primo colpo ha colpito la spalla dell'animale, «Non gli ha fatto nulla e quello continuava a correre verso di loro», ha spiegato il genitore. «Il secondo però lo ha preso in pieno naso, trapassandogli la testa da parte a parte».
Ad aiutare la reazione fulminea del giovane, sempre secondo suo padre, la decisione di non munire di bretella il fucile. «Lo stava portando in mano e non in spalla come suo zio, ed è questo che li ha salvati. Gli altri non sono riusciti ad afferrarlo per tempo».
Stando alle autorità della municipalità di Hoonah (Alaska) si tratta del primo caso di "abbattimento di un animale per autodifesa" quest'anno.