L'intenzione era di uccidere l'ex premier Milo Djukanovic per ostacolare l'ingresso del Paese ex jugoslavo nella Nato
PODGORICA - La procura speciale del Montenegro ha accusato quattordici persone, tra cui due cittadini russi, di aver tentato un colpo di Stato e di avere avuto l'intenzione di uccidere l'ex premier Milo Djukanovic per ostacolare l'ingresso del Paese ex jugoslavo nella Nato.
L'alta corte ha reso noto che i quattordici sono accusati di «aver creato un'organizzazione criminale» e i due russi, identificati come agenti dei servizi segreti militari, anche di terrorismo. I due sono latitanti e verranno processati in contumacia.
Le autorità montenegrine sostengono di aver sventato il tentativo di colpo di Stato (il 16 ottobre, data delle elezioni politiche nel Paese) e l'assassinio dell'allora premier Milo Djukanovic per ostacolare l'adesione del Montenegro alla Nato.
La Russia ha ripetutamente negato qualsiasi coinvolgimento nel presunto tentativo di golpe, ma si è sempre detta apertamente contraria all'adesione del Montenegro all'Alleanza Atlantica.