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GERMANIAAggressore con l'ascia: «L'ho comprata perché mi sentivo perseguitato»

10.03.17 - 21:02
Tra le 9 vittime anche due turiste italiane provenienti da Bergamo. Ferite lievemente sono già state dimesse
Keystone
Aggressore con l'ascia: «L'ho comprata perché mi sentivo perseguitato»
Tra le 9 vittime anche due turiste italiane provenienti da Bergamo. Ferite lievemente sono già state dimesse

DÜSSELDORF - Aveva comprato un'ascia una settimana fa, perché si sentiva perseguitato. E ieri ha deciso di usarla in mezzo alla folla della stazione di Duesseldorf il kosovaro di 36 anni che ha colpito 9 persone. Quattro hanno riportato ferite gravi, diverse alla testa. Fra i casi più delicati quello di una ragazzina di tredici anni, colpita al braccio.

Tra i feriti anche due turiste italiane: zia e nipote, di Bergamo. Sono state soccorse in ospedale e dimesse in mattinata. Nessun movente terroristico, è stato ribadito oggi - e la polizia lo aveva escluso già in nottata -; l'aggressore ha problemi psichiatrici. Nel suo appartamento, perquisito oggi, è stato trovato un certificato medico che attesta che si tratta di un paziente affetto da schizofrenia paranoide. Il fratello, che si occupa di lui, aveva sporto denuncia dopo la sua scomparsa ed era preoccupato.

Il tentativo di fuga, dopo aver seminato colpi d'ascia fra i passeggeri della linea 28 della S-Bahn e poi in stazione, è fallito quando l'uomo, tornato verso i binari, si è lanciato da un ponte: a quel punto non è stato più in grado di muoversi ed è stato arrestato. Oggi ha subito un intervento. Come il fratello, è un richiedente asilo: aveva ottenuto il diritto di restare in Germania per motivi umanitari nel 2009.

Nella Germania dai nervi tesi per l'alto allarme terrorismo sono giorni pesanti questi anche per gli episodi di violenza. In mattinata un uomo di 80 anni è stato ferito da qualcuno con un'arma da punta e taglio. I tabloid hanno parlato di un'accetta e il colpevole viene ricercato con ampio dispiegamento di forze. Il caso ha allarmato i responsabili di un liceo, che hanno tenuto gli allievi chiusi a scuola per ore in via precauzionale.

Una giornata così non mi auguro di riviverla di nuovo, ha sintetizzato il sindaco di Duesseldorf. Come dargli torto: pensare che la città, sconvolta dalla follia di ieri, era appena uscita da un'evacuazione di massa (8mila persone) per permettere di disinnescare una bomba della Seconda guerra mondiale. Ma questo non ha nulla di straordinario in Germania.

 

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