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GERMANIALe molteplici identità del killer

21.12.16 - 13:01
Anis. A., Mohammed H., Ahmed. Sono i tre nomi attribuiti a questo giovane jihadista
Le molteplici identità del killer
Anis. A., Mohammed H., Ahmed. Sono i tre nomi attribuiti a questo giovane jihadista

BERLINO - A Berlino è caccia all’uomo. Il vero killer, l’autore della strage del mercatino di Natale, sembra essere un giovane tunisino tra i 21 e i 24 anni. Dalla triplice identità.

Anis. A., Mohammed H., Ahmed. Sono i tre nomi attribuiti a questo giovane jihadista. Il primo compariva - come riportato da Ard - in un documento trovato nella cabina del tir usato nella strage. Oltre a riportare i dati del giovane, il passaporto certificava il suo stato di “tollerato” - termine che sta ad indicare una sospensione temporanea dell'espulsione che prevede alcune misure restrittive, come una limitazione dei movimenti all'interno del paese e l'impossibilità di trovare lavoro.

Forse si nasconde nel'ovest della Germania - La tv tedesca N24 ritiene che l'uomo senza volto si nasconda in Nordreno-Vestfalia, nell'ovest della Germania dove sembra sia scattata un'operazione di polizia. Secondo quanto riportato da N24, «il giovane avrebbe infatti vissuto in un centro accoglienza profughi di Kleve», cittadina di 50 mila abitanti del Nordreno-Vestfalia, al confine con l'Olanda, e distante oltre 600 chilometri da Berlino.

Secondo la Süddeutsche Zeitung, il tunisino ricercato per l'attentato a Berlino, «aveva ottenuto asilo in Germania nell'aprile 2016 e viveva tra il Nordreno-Vestfalia e Berlino». Il giovane, classificato come «pericoloso» dalla polizia, avrebbe avuto «contatti con la rete del salafita dell'iracheno Abu Walaa», capo di una cellula di reclutatori per l'Isis e arrestato lo scorso 8 novembre.

Stato d'emergenza in Francia - Nella Francia in stato d'emergenza per l'allerta terrorismo - ieri sera in tv il premier Bernard Cazeneuve ha parlato di "minaccia estremamente elevata - il dispositivo è a pieno regime in tutti i siti sensibili e luoghi di assembramento. Tra l'altro, la polizia ha deciso di rafforzare i controlli a Gare de l'Est, la stazione parigina che collega la Francia con gli Stati vicini. Blindato anche il mercatino di Natale degli Champs-Elysées, la celebre avenue parigina dello shopping, tra Place de la Concorde e l'Arco di Trionfo, nonché siti di forte richiamo turistico come la Tour Eiffel, la cattedrale di Notre-Dame e Disneyland-Paris.

Il ministro Le Roux ha chiesto agli agenti di fare "più del massimo" per proteggere cittadini e turisti. Blocchi in cemento armato sono stati sistemati intorno al piazzale del Louvre, dove sorge la celebre Piramide voluta dall'ex presidente François Mitterrand, ma anche lungo gli stand natalizi degli Champs-Elysées. Obiettivo? Bloccare la corsa assassina di potenziali camion killer come successo a Nizza e a Berlino. Tra l'altro, un'unità delle teste di cuoio (Brigade de recherche et d'intervention, BRI) è schierata in permanenza sugli Champs-Elysées per intervenire al più presto in caso di bisogno.

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