Analizzato il Dna di 450 persone. Intanto a Friburgo esplode la vendita di bombolette spray urticante
FRIBURGO IN BRISGOVIA - Friburgo in Brisgovia è ancora sotto choc. Nella tranquilla cittadina tedesca regna l'inquietudine per un caso di cronaca nera ancora irrisolto. Lo scorso 16 ottobre una studentessa di 19 anni è stata fatta cadere dalla bicicletta, violentata e uccisa da una persona che non ha ancora né un volto né un nome.
La polizia ha istituito una commissione speciale composta da 40 persone. E' stata chiamata "Dreisam", il nome del fiume dove è stato rinvenuto il cadavere della povera ragazza.
E mentre le indagini proseguono a ritmo serratissimo, a Friburgo esplode il numero di bombolette di spray al pepe vendute nei negozi specializzati. Dopo i fatti di Colonia di Capodanno, che avevano fatto registrare un boom di vendite, oggi sono molte le donne che tornano ad acquistare bombolette di spray urticante. Un venditore ha raccontato alla Badische Zeitung che sono dalle 30 alle 40 donne, soprattutto giovani, sulla ventina, che quotidianamente si recano ad acquistare prodotti utili alla difesa personale.
La polizia brancola ancora nel buio. Le indagini non hanno portato finora a risultati concreti. La polizia ha proceduto al prelievo del DNA di centinaia di persone. Circa 450 di esse, appartenenti al mondo studentesco della cittadina universitaria tedesca, verranno sottoposte ad ulteriori interrogatori. In questi giorni gli inquirenti stanno procedendo all'interrogatorio di tutti gli inquilini della casa dello studente in cui abitava la 19enne.
La comparazione con la banca dati del DNA federale ha dato esito negativo.
Intanto sono già 104 le persone che si sono sottoposte spontaneamente al prelievo del DNA. Si tratta di persone che appartenevano alla cerchia stretta delle conoscenze della vittima, che avevano partecipato alla festa insieme alla 19enne o che erano passate nel luogo in cui era stato ritrovato il corpo della vittima.