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VATICANOVatileaks, due condanne e tre proscioglimenti

07.07.16 - 17:36
Il Tribunale vaticano ha rilevato un difetto di giurisdizione per i giornalisti Gianluigi Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi
Vatileaks, due condanne e tre proscioglimenti
Il Tribunale vaticano ha rilevato un difetto di giurisdizione per i giornalisti Gianluigi Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi

CITTÀ DEL VATICANO - Condanne per monsignor Lucio Vallejo Balda e per Francesca Immacolata Chaouqui. Assoluzione per Nicola Maio. Difetto di giurisdizione per i giornalisti Gianluigi Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi. Questa la sentenza pronunciata dal Tribunale vaticano nel processo 'Vatileaks 2' sulla fuga dei documenti riservati della Santa Sede.

Dopo quasi 5 ore e mezza di camera di consiglio il Tribunale vaticano ha pronunciato la seguente sentenza nel processo 'Vatileaks 2': per i giornalisti Nuzzi e Fittipaldi il Tribunale ha riconosciuto la propria non competenza territoriale; mons. Lucio Vallejo Balda, Francesca Chaouqui e Nicola Maio sono stati assolti dal reato associativo. Maio anche dal reato di divulgazione di documenti. Per quest'ultimo reato Vallejo ha avuto invece 18 mesi di reclusione, Chaouqui 10 mesi con pena sospesa.

'Vatileaks 2' è la vicenda della fuga di documenti vaticani finiti su articoli di stampa e in particolare nei due libri 'Via Crucis' e 'Avarizia' di Gianluigi Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi. Fuga le cui responsabilità erano attribuite agli ex componenti della Commissione Cosea sulle finanze della Santa Sede, monsignor Lucio Vallejo Balda e Francesca Immacolata Chaouqui, e al segretario esecutivo Nicola Maio, come membri della presunta "super-commissione ombra" o "segreta" la cui finalità per gli inquirenti vaticani sarebbe stata proprio quella di raccogliere carte riservate e passarle ai giornalisti.

Il Tribunale presieduto da Giuseppe Dalla Torre, pronunciando la sentenza alle 17.20 «in nome di Sua Santità Papa Francesco», ha stabilito la propria non competenza giuridisdizionale sui reati contestati a Nuzzi e Fittipaldi, commessi eventualmente fuori dall'ambito vaticano e non essendo loro pubblici ufficiali della Santa Sede, tenuto conto anche della «sussistenza, radicata e garantita dal diritto divino, della libertà di manifestazione del pensiero e della libertà di stampa nell'ordinamento giuridico vaticano».

Gli altri tre imputati sono stati assolti dall'accusa di associazione a delinquere «per non aver commesso il fatto». Nicola Maio assolto anche dal concorso e dall'istigazione (anche se non contestata) nella divulgazione di documenti «per non aver commesso il fatto». Sempre per la divulgazione di documenti, considerate le aggravanti e le attenuati, mons. Vallejo è stato condannato a 18 mesi di reclusione.

La Chaouqui, riconoscendo che non ha divulgato personalmente documenti ma per il concorso con Vallejo, anche qui tenendo conto delle aggravanti e delle attenuanti, è stata condannata a dieci mesi di reclusione, con pena sospesa per cinque anni.

Sia mons. Vallejo che Francesca Chaouqui dovranno rifondere le spese processuali.

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