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STATI UNITI«Mamma sto per morire»

13.06.16 - 07:47
È uno degli ultimi messaggi scritti alla madre da una vittima della strage di Orlando. Eddie Justice, 30 anni, si era chiuso nel bagno del Pulse per sfuggire alla mattanza. Invano
«Mamma sto per morire»
È uno degli ultimi messaggi scritti alla madre da una vittima della strage di Orlando. Eddie Justice, 30 anni, si era chiuso nel bagno del Pulse per sfuggire alla mattanza. Invano

ORLANDO - «Mamma, sto per morire»: è uno degli sms scritti da Eddie Justice, 30 anni, alla madre Mina mentre sentiva avvicinarsi gli spari dal bagno del Pulse dove si era rinchiuso per sfuggire alla strage a Orlando. Invano. Eddie è infatti una delle 15 vittime per ora identificate dalla polizia locale. Altri 35 corpi aspettano ancora di avere un nome.

Il messaggio di addio del 30enne è uno dei tanti scambiati, insieme a quelli su Facebook e Twitter, in quelle tre lunghissime ore in cui il gay club è rimasto in ostaggio di Omar Mateen, prima dell'intervento della polizia. Il dialogo via sms tra Eddie e la madre resta però uno dei più inquietanti.

«Mamma, ti voglio bene», è il primo sms, alle 02.06. Poi ne seguono altri. «Nel club stanno sparando». «Intrappolato nel bagno». La donna risponde frenetica: «Stai bene?». «Che locale?». Lui risponde telegrafico. E disperato: «Pulse. In centro. Chiama la polizia». E ancora: «Sto per morire».

La donna, dopo aver chiamato la polizia, si precipita al Pulse. E lì continua lo scambio di messaggi con il figlio Eddie: «Quale bagno?». Eddie scrive ancora: «Sta arrivando. Sto per morire. Ci ha preso». E ancora: «È nel bagno con noi», scrive Eddie, rispondendo alla madre che ci sono "molti" feriti. «Presto, è nel bagno con noi».

«È l'uomo in bagno con voi?», chiede la madre. «È un terrorista, sì»: è l'ultimo sms del figlio, alle 02.50. Da quel momento la madre non ha più avuto notizie del suo Eddie. Fino ad oggi. Con la conferma che il figlio è una delle 50 vite spezzate al Pulse.

Ma tra quelli che erano al night club, come rivelano le reti sociali, c'è anche chi è riuscito a fuggire lasciando una testimonianza dell'accaduto, chi ringrazia, chi chiede di pregare.

 

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