Cerca e trova immobili

STATI UNITIUna lettera svela l'Osama bin Laden investitore: «Comprate lingotti d'oro»

06.04.16 - 19:54
Pochi mesi prima di essere ucciso, il "signore del terrore" diede istruzioni su come investire le risorse finanziarie di al Qaida
Una lettera svela l'Osama bin Laden investitore: «Comprate lingotti d'oro»
Pochi mesi prima di essere ucciso, il "signore del terrore" diede istruzioni su come investire le risorse finanziarie di al Qaida

NEW YORK - L'Osama bin Laden che non ti aspetti: come un esperto investitore di Wall Street, intento a leggere l'andamento dei mercati in un periodo di grande crisi e attento a dove indirizzare le risorse finanziarie di al Qaida, circa 5 milioni di dollari in gran parte frutto dell'attività criminale.

In una lettera indirizzata al 'general manager' del gruppo terroristico nel dicembre 2010, pochi mesi prima di essere ucciso dai Navy Seal americani, diede istruzioni per mettere da parte almeno un terzo delle entrate provenienti dai riscatti, circa 1,7 milioni di dollari, per comprare lingotti e monete d'oro. Mostrava di saperla lunga Osama, consapevole che in un periodo di grande recessione l'oro poteva rappresentare un bene che offriva elevate garanzie, uno dei migliori investimenti possibili.

La missiva è stata ritrovata nel compound di Abbottabad, in Pakistan, ultimo rifugio del leader di al Qaida, e fa parte della documentazione desecretata lo scorso mese dalla Cia. Offre uno spaccato di come il gruppo terroristico gestisce le sue finanze e di come abbia tentato di usare le risorse.

"La tendenza complessiva del prezzo dell'oro è al rialzo - scriveva bin Laden ad Atiyah Abd al Rahman - Anche se ci sono cali occasionali, nei prossimi cinque anni il prezzo dell'oro raggiungerà i 3mila dollari ad oncia". Previsioni rivelatesi fin troppo ottimistiche, visto che da allora il prezzo dell'oro ha raggiunto un picco di 1.900 dollari ad oncia solo una volta, cinque mesi dopo la morte di Osama nel maggio 2011. E che oggi è poco sopra i 1.200 dollari, meno di quanto valeva al tempo della lettera. Ma la mossa non era sbagliata, commentano gli esperti, ricordando come all'epoca erano molti gli americani che avevano fiducia in un vero e proprio boom del valore dell'oro. Basti pensare a due 'guru' della finanza come George Soros e John Paulson che in quegli anni hanno investito pesantemente nel metallo prezioso.

La domanda era così alta in quel periodo che JpMorgan Chase - ricorda il New York Times - riaprì un vecchio caveau sotto le strade di downtown Manhattan, a due passi dal cuore finanziario della città. Ma l'oro di al Qaida fu messo al sicuro molto lontano da qui, nelle sicure aree tribali del Pakistan, o al riparo nei mercati allora meno regolamentati al mondo come Dubai ed Emirati Arabi Uniti.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE