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BELGIORilasciato un predicatore e reclutatore dell'Isis

08.01.16 - 14:42
Tahar Z., 40 anni è stato liberato oggi da un giudice del tribunale di Mons. L'uomo è tuttora sospettato di aver radicalizzato moltissimi giovani e rischia 15 anni di prigione
Rilasciato un predicatore e reclutatore dell'Isis
Tahar Z., 40 anni è stato liberato oggi da un giudice del tribunale di Mons. L'uomo è tuttora sospettato di aver radicalizzato moltissimi giovani e rischia 15 anni di prigione

BRUXELLES - Tahar Z., 40 anni, predicatore islamico accusato di essere un reclutatore e "un dirigente" dell'Isis è stato liberato oggi "in gran segreto" da un giudice del tribunale di Mons. Lo scrive l'edizione online della Dernière Heure.

L'uomo, sospettato di aver radicalizzato moltissimi giovani riuscendo a mandarne almeno tre in Siria dove uno è morto, non è stato discolpato e rischia 15 anni di prigione, ma la "spettacolare liberazione" è definita un "successo per la democrazia" dal difensore.

A portare Tahar Z. dietro le sbarre erano state alcune testimonianze di ragazzi sfuggiti alle pressioni dell'uomo e una serie di intercettazioni telefoniche che avevano permesso di stabilire come il predicatore fosse in contatto con altri due sospetti reclutatori individuati a conclusione di un'operazione condotta alla fine di ottobre nella regione dell'Hainaut e che aveva preso di mira le moschee Assakina della località di Farciennes e Al Ghoraba a Aiseau-Presles.

Secondo il quotidiano belga, Tahar è "nota la sua rigidità intellettuale in tema di religione" e frequentava una mezza dozzina di moschee sparse per il Belgio. È risultato essere anche al quarto e ultimo anno di formazione per diventare professore di religione islamica al 'Centro islamico culturale del Belgio' (Cicb) che ha sede nella Grande moschea di Bruxelles, finanziata e costruita dall'Arabia Saudita.

I testimoni hanno descritto Tahar come "un pesce grosso" e "un dirigente" dell'Isis. Uno dei tre da lui inviati in Siria, è tornato in Belgio dopo alcune settimane ed ha raccontato alla polizia di essere stato rimproverato da Tahar che lo aveva casualmente incontrato in un supermercato. Il jihadista pentito ha raccontato di aver ricevuto del denaro e di essere stato accompagnato all'aeroporto di Charleroi da uno dei complici di Tahar.

Il predicatore è affetto da una grave malattia reumatica, la spondilite anchilosante, ma non è stato liberato per questo. "La discussione è entrata nel merito delle accuse", ha affermato il difensore, Sébastien Courtoy, dopo aver ottenuto - come riporta il quotidiano - "l'ennesima liberazione spettacolare" stavolta assieme ad un'altra penalista considerata l'astro nascente nei casi di terrorismo, Virginie Taelman. Quella del tribunale di Mons, ha aggiunto Cortoy, "è una decisione che farà la gioia di chi ama la democrazia".

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