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STATI UNITILa solidarietà selettiva di Facebook

15.11.15 - 13:13
Il social si tinge di blu, bianco e rosso in segno di vicinanza alle vittime di Parigi. Ma cosa ne è della solidarietà con le vittime di Beirut?
La solidarietà selettiva di Facebook
Il social si tinge di blu, bianco e rosso in segno di vicinanza alle vittime di Parigi. Ma cosa ne è della solidarietà con le vittime di Beirut?

MENLO PARK - A seguito dei terribili attacchi coordinati che hanno colpito Parigi e provocato la morte di almeno 129 persone, Facebook ha attivato una funzione che permette di sovrapporre l’immagine di una bandiera francese alla propria foto profilo per esprimere solidarietà con il popolo francese. Un’opzione già proposta, per esempio, in occasione del Gay Pride con una bandiera arcobaleno e che viene utilizzata in queste ore da molti utenti, anche nella Svizzera italiana.

Un gesto di solidarietà apprezzabile, questo, che sta però suscitando sempre più critiche online per la sua selettività. Molti utenti – non solo in Medio Oriente – si chiedono infatti perché Facebook non stia offrendo, insieme all’opzione di aggiungere un tricolore francese, anche quella di sovrapporre alla foto profilo una bandiera libanese in solidarietà con il popolo del Paese dei cedri. Il giorno prima degli attacchi di Parigi, Beirut è stata infatti colpita da uno spaventoso attentato con esplosivo in un’affollata via di negozi che ha provocato la morte di 41 persone, il più grave attacco terroristico nella capitale libanese dalla fine della guerra civile nel 1990.

“Voglio esprimere solidarietà con la gente di Beirut”. Ma Facebook tace - “Voglio esprimere solidarietà con la gente di Beirut”, scrive su un blog di discussione di Facebook Jessica Zamudio, un’utente americana che espone già la bandiera francese in segno di vicinanza con Parigi. “Concordo al 100%, i media hanno completamente ignorato quello che è successo in Libano”, le fa eco Meliza Brea, anch’essa americana e con un’immagine profilo già tinta di blu, bianco e rosso. Mentre gli utenti si scambiano così delle dritte su come creare la propria bandiera libanese da sovrapporre con programmi di photo editing, Facebook tace. Contattato da al Jazeera sul tema, il social network, al momento in cui scriviamo, non ha ancora dato spiegazioni sull’apparente discriminazione delle vittime del terrorismo di matrice islamista libanesi.

Safety Check selettivo - Un’altra funzione che gli utenti di Facebook hanno avuto modo di notare nelle ore immediatamente successive agli attacchi di Parigi è il Safety Check. Agli utenti presenti nella capitale francese viene chiesto di confermare che stiano bene e i loro contatti su Facebook vengono avvisati che gli amici nella Ville Lumière sono sani e salvi. Anche in questo caso per gli abitanti di Beirut non è scattato alcun Safety Check. “Non riceviamo un Safety Check su Facebook. Non riceviamo dichiarazioni a notte fonda da parte degli uomini e delle donne più potenti del mondo né da parte di milioni di utenti online”, ha lamentato il blogger libanese Joey Ayoub in un post molto condiviso online. “È dura rendersi conto che molti di noi, membri di questa curiosa specie, non facciamo parte delle principali preoccupazioni del mondo”, ha aggiunto.

A questa critica Facebook ha invece risposto dicendo di comprendere la contrarietà di chi si sente escluso. “Molte persone hanno giustamente chiesto perché abbiamo attivato il Safety Check per Parigi, ma non per l’attentato a Beirut o in altri posti – ha scritto il Ceo Mark Zuckerberg in un post –. Fino a ieri la nostra politica era quella di attivarlo solo per i disastri naturali. Tuttavia, abbiamo appena cambiato questo e ora prevediamo di attivare il Safety Check per un maggior numero di tragedie umane a venire”. E ha concluso: “Ci preoccupiamo di tutte le persone in maniera uguale”.

Il Safety Check è attivo dall’anno scorso ed è già stato utilizzato per disastri naturali come i terremoti in Nepal, Pakistan e Cile. A seguito degli attentati di Parigi, cinque milioni di persone presenti nella capitale francese hanno finora confermato di stare bene utilizzando questa funzione.

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