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REGNO UNITOLa Gran Bretagna mette in vendita i permessi di dimora

26.02.14 - 11:58
Una proposta vorrebbe che i ricchi stranieri li ottenessero attraverso un’asta al miglior offerente.
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La Gran Bretagna mette in vendita i permessi di dimora
Una proposta vorrebbe che i ricchi stranieri li ottenessero attraverso un’asta al miglior offerente.

LONDRA - Se in Svizzera i Cantoni fanno a gara a chi offre i forfait fiscali più convenienti per spingere facoltosi stranieri a trasferirsi da loro, nel Regno Unito, invece, si pensa di mettere all’asta i permessi per i “globalisti” al miglior offerente, storia di guadagnarci un po’ di più.

La proposta arriva dalla Commissione sull’immigrazione del Ministero dell’interno e vuole correggere una situazione in cui, si dice, i ricconi provenienti dall’estero ottengono permessi di dimora troppo a buon mercato e con poco vantaggio per l’economia locale. Oggi, investendo da 1 a 10 milioni di sterline in titoli di Stato o in imprese locali, gli agiati migranti strappano un visto senza ulteriori condizioni, convertibile in breve tempo in un permesso di domicilio permanente per sé e i propri familiari. I tempi agevolati per la residenza permanente sono di 2, 3 o 5 anni, a seconda dell’importo investito. Questo schema, sostengono i detrattori, è una scorciatoia che permette a intere famiglie benestanti russe, cinesi e mediorientali (circa 600 all’anno) di trasferirsi stabilmente in Gran Bretagna con una spesa troppo modesta per i vantaggi ottenuti. Inoltre, gli investimenti non sempre vanno a beneficio dell’economia britannica poiché può capitare che ricadano indirettamente sulle imprese fondate dai globalisti stessi.

Il nuovo sistema consisterebbe nel vendere al miglior offerente almeno 100 visti di questo tipo all’anno, con una base d’asta di 2,5 milioni di sterline. I vincitori dovrebbero inoltre investire altrettanto nel Paese e donare 500mila sterline in beneficenza.

 

«C’è chi pensa che sia brutto vendere i permessi. Be’, è meglio che regalarli come facciamo ora», ha commentato il presidente della Commissione, David Metcalf. Questa pratica diffonderà una «cultura da eBay» del domicilio permanente in Gran Bretagna, criticano invece gli avvocati che si occupano di migrazione.

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