"Non ho intenzione di sedermi di fronte a lui e dirgli 'quello che fai non è buono', per prima cosa perché è mio amico e lo adoro", ha detto Rodman ai giornalisti all'aeroporto di Pechino a proposito del leader nordcoreano, che appena il mese scorso aveva fatto giustiziare lo zio ex numero due del regime per alto tradimento.
L'ex giocatore dei Chicago Bulls tornerà in Corea del Nord per la quarta volta e mercoledì parteciperà con altri "colleghi" ad una partita di beneficenza per il compleanno del numero uno di Pyongyang, grande appassionato di basket.
Rodman ha comunque auspicato che questo suo nuovo viaggio "apra le porte" per un "confronto su certi argomenti".