Quella di Ersilio Tonini, nominato cardinale nel novembre '94 da Giovanni Paolo II, è stata una delle voci della Chiesa più familiari agli italiani. Un "comunicatore di Dio", lo ha definito Paola Severini in un libro-intervista edito da San Paolo e dedicato alla figura del porporato emiliano.
Tonini nasce il 20 luglio 1914 a Quattro Cascine di Centovera, nel comune di San Giorgio Piacentino, terzo di cinque figli, in una famiglia di salariati agricoli. A 11 anni entra in seminario. Il 18 aprile '37 viene ordinato sacerdote. Nel '39 si trasferisce a Roma per frequentare l'università Lateranense. Nel '47 diventa direttore del settimanale diocesano 'Il Nuovo giornale', primo gradino verso un'attività nel mondo della comunicazione (dal 1979 è giornalista) sempre più intensa e impegnativa.
Il 2 giugno '69 è nominato vescovo della diocesi marchigiana di Macerata-Recanati, che regge per sette anni. Nel dicembre '75, Paolo VI gli affida quella di Ravenna-Cervia.Subito dopo aver lasciato la guida della Diocesi ravennate, di cui diventa Arcivescovo emerito, a fine '90, viene chiamato da papa Wojtyla a predicare gli esercizi spirituali alla Curia romana.
Poi, libero da impegni pastorali diocesani, diventa sempre più 'il sacerdote' degli italiani. Si moltiplicano i suoi interventi su quotidiani e riviste, le sue presenze alla tv (partecipa alle trasmissioni tv di Enzo Biagi 'I dieci Comandamenti', che lo rendono noto anche sul piccolo schermo), i dibattiti e gli incontri, soprattutto con i giovani, che Tonini avvicina anche in luoghi - come le discoteche - fino ad allora inconsueti. Il 26 novembre '94 viene nominato cardinale.
Anche l'enciclopedia Treccani apre i suoi volumi all'arcivescovo, dedicandogli una voce. Dal 30 aprile 2010, giorno della morte del bavarese Paul Augustin Mayer, Tonini era il più anziano cardinale vivente.