"Oggi la maggioranza dei ribelli è lontana dall'idea di democrazia e ha altre aspirazioni - ha ammonito Pinheiro -. I ribelli storicamente democratici, coloro che credono nell'idea di uno Stato laico, di uno Stato per tutti, sono a tutt'oggi una minoranza".
Nel corso di un'audizione a porte chiuse davanti alla Commissione Affari esteri dell'Assemblea nazionale francese a Parigi, Pinheiro ha poi aggiunto che la prossima settimana renderà noto un rapporto che ha definito "terrificante". Carla Del Ponte, membro della stessa Commissione ha parlato di crimini "da entrambe le parti", di una "inusitata crudeltà". "Non ho mai visto niente di simile - ha rincarato Del Ponte - neanche in Bosnia".
Tra le fila dei ribelli siriani stanno prendendo piede, secondo diversi osservatori, fondamentalisti, salafiti affiliati ai Fratelli musulmani e jihadisti. Il 10 aprile scorso il Fronte al Nusra, in prima linea nei combattimenti contro il regime di Assad, ha annunciato di avere stretto legami con il capo di al Qaida, Ayman al Zawahiri. Al fianco delle forze governative combattono invece milizie paramilitari siriane e combattenti libanesi sciiti filo-iraniani di Hezbollah.