Cerca e trova immobili

RUSSIA«Segni di lividi sul cadavere di Navalny»

18.02.24 - 14:32
Le ombre attorno alla morte del dissidente e le rivelazioni di Novaya Gazeta. I legali accusano Mosca di non voler riconsegnare il corpo.
Imago
«Segni di lividi sul cadavere di Navalny»
Le ombre attorno alla morte del dissidente e le rivelazioni di Novaya Gazeta. I legali accusano Mosca di non voler riconsegnare il corpo.

MOSCA - «Un omicidio pianificato». Questa la tesi della famiglia e del team di Alexei Navalny, dissidente russo morto venerdì 16 febbraio nella colonia penale IK-3 dove era rinchiuso e dove stava scontando una pena di 19 anni per «frode ed estremismo». Le autorità russe negano e difendono la versione ufficiale secondo la quale sia stata una «morte improvvisa» a spezzare la vita del 47enne. 

Nel frattempo è giallo sul corpo. La madre, assieme all’avvocato, sono atterrati ieri a Salekhard, città in Siberia dove sembrerebbe essere stata portata la salma dell’oppositore russo. «La causa della morte non è ancora stata stabilita», è stato spiegato ai legali. Le difficoltà per vedere il corpo non lasciano dubbi alla portavoce di Navalny, Kira Yarmysh. «È chiaro che l'omicidio era stato pianificato. Ora chiediamo che il corpo di Navalny sia consegnato alla famiglia, e facciamo appello a tutti perché lo chiedano con noi. Questa è la cosa più importante che possiamo fare».

Secondo invece indiscrezioni raccolte dal portale indipendente Novaya Gazeta il corpo si troverebbe nell'obitorio dell'ospedale distrettuale di Salekhard. Fino a ieri, nessuna autopsia era ancora stata eseguita, secondo alcune fonti citate dal giornale. Secondo una fonte delle unità paramediche inoltre, il corpo di Navalny presenterebbe dei lividi per quanto apparentemente non derivanti da percosse.

«Da paramedico esperto, posso dire che le ferite descritte da coloro che le hanno osservate sembravano essere dovute a convulsioni... Se una persona ha le convulsioni e gli altri cercano di trattenerla ma le convulsioni sono molto forti, presentano lividi. Hanno anche detto che aveva un livido sul petto, del tipo che deriva dal massaggio cardiaco indiretto», ha affermato la fonte.

La morte del dissidente ha scosso l'opinione pubblica russa. Nei primi due giorni di manifestazioni centinaia di persone sono scese in strada per commemorare l’oppositore di Putin. I fiori e i messaggi depositati sui monumenti nazionali sono stati subito “ripuliti” dalla polizia che ha proibito qualsiasi azione pubblica. Secondo l'Ong per la difesa dei diritti umani Ovd-Info almeno 400 persone sono già state arrestate per aver espresso la loro solidarietà verso il dissidente.

Yarmysh in un'intervista al portale Dozhd ha elogiato il coraggio dei manifestanti e ha esortato i cittadini russi a non fermarsi. «La cosa più importante è continuare a lavorare. Non è scomparsa la nostra convinzione che la bella Russia del futuro verrà».

I negoziati per uno scambio di prigionieri
Il quotidiano popolare Bild sostiene che Alexei Navalny sia morto "forse poco prima di una sua possibile liberazione» nell'ambito di uno «scambio di detenuti» tra Usa, Russia e Germania.

«Secondo la Bild, era in programma uno scambio di prigionieri tra Mosca, Washington e Berlino. Putin voleva riavere l''assassino di Tiergarten', un agente che aveva sparato a un oppositore del regime a Berlino nel 2019. Lo ha persino accennato pubblicamente in un'intervista con Tucker Carlson. Si parlava della possibilità che Putin, in cambio, rilasciasse Navalny", scrive il sito del giornale senza fornire altri dettagli in proposito.

«Navalny è morto il 16 febbraio 2024, giorno di inizio della Conferenza sulla sicurezza di Monaco. Esattamente un mese prima delle elezioni presidenziali in Russia. E forse poco prima della sua possibile liberazione» premette la Bild. Solo due giorni prima dell'inizio della Conferenza, mercoledì, era circolato sui media un no-comment del Cremlino su un possibile scambio di prigionieri con gli Stati Uniti che chiedono il rilascio dell'ex marine Paul Whelan e del giornalista Evan Gershkovich, entrambi detenuti nelle carceri russe con accuse di spionaggio. Il giorno prima il Segretario di Stato americano Antony Blinken aveva dichiarato di aver parlato con Whelan in una rara telefonata concessa dalle autorità russe.

(fonte ats ans)

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE