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UNIVERSOIl telescopio James Webb trova una nuova galassia a sorpresa

06.02.24 - 18:00
Si tratta di una tipologia molto rara, di cui si conoscono pochi altri esempi
Nasa Webb Telescope
Immagini rilasciate in gennaio
Immagini rilasciate in gennaio
Fonte Ats ans
Il telescopio James Webb trova una nuova galassia a sorpresa
Si tratta di una tipologia molto rara, di cui si conoscono pochi altri esempi

SPAZIO - Il telescopio spaziale James Webb ha individuato una galassia nana che non dovrebbe esistere: è isolata e quiescente, perché non interagisce con galassie vicine né produce nuove stelle. Si tratta di una tipologia molto rara, di cui si conoscono pochi altri esempi, e potrebbe cambiare le attuali conoscenze in merito alla formazione e all'evoluzione delle galassie. Lo indica lo studio pubblicato su Astrophysical Journal Letters e coordinato dall'Arizona State University.

L'insolita galassia è stata chiamata Pearlsdg perché comparsa a sorpresa nelle immagini riprese nell'ambito del progetto Pearls (Prime Extragalactic Areas for Reionization and Lensing Science) condotto dal telescopio James Webb gestito dalle agenzie spaziali di Stati Uniti, Europa e Canada. Le galassie nane (che hanno cioè meno di 100 milioni di stelle) sono le più comuni nell'Universo, ma Pearlsdg è apparsa subito unica nel suo genere, perché a differenza delle altre non interagisce con le galassie vicine e, pur essendo isolata, non produce nuove stelle.

«Simili galassie nane quiescenti e isolate non sono mai state viste prima, tranne che per pochi casi», osserva il primo autore dello studio, Tim Carleton. «Non ci si aspetta che esistano davvero, data la nostra attuale comprensione dell'evoluzione delle galassie, quindi il fatto che vediamo questo oggetto ci aiuta a migliorare le nostre teorie sulla formazione delle galassie».

A sorpresa, le immagini riprese dal telescopio James Webb hanno permesso di osservare le singole stelle della galassia, che è una delle più distanti per cui sia possibile un simile livello di dettaglio. La luminosità degli astri ha consentito agli astronomi di stimare la loro distanza, che è pari a circa 98 milioni di anni luce.

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