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GUERRA IN UCRAINAPioggia di missili su Kiev, la Polonia fa decollare gli F-16

02.01.24 - 20:31
keystone-sda.ch / STF (Efrem Lukatsky)
Fonte Anna Lisa Rapanà, Ansa
Pioggia di missili su Kiev, la Polonia fa decollare gli F-16

KIEV - Non passano nemmeno 24 ore dalle saette lanciate da Vladimir Putin con la promessa di «spazzare via» il nemico e sull'Ucraina tornano a piovere missili, con un attacco massiccio, il terzo consecutivo, segnando un altro giorno che comincia con la conta dei morti. Sono 5 le vittime civili in tutto il Paese, 115 i feriti.

La capitale Kiev è tornata a tremare, il sindaco Vitali Klitschko ne dà conto in tempo reale, quando da poco era riecheggiato quel boato fin troppo familiare delle esplosioni sopra i condomini. Confidando nella contraerea e nella speranza che i detriti dei missili distrutti facciano meno danni possibili. Poi però riappaiono le immagini di nuovi edifici graffiati dal fuoco della guerra, delle infrastrutture civili colpite mentre in 250mila restano senza elettricità nella capitale e dintorni dove l'inverno è già rigido. Il ministro ucraino della Difesa Rustem Umerov è il primo a puntare il dito contro Mosca che «sta deliberatamente prendendo di mira le infrastrutture critiche e i quartieri residenziali», ha scritto sui social media definendo la raffica di missili un «attacco molto pericoloso che ha ucciso e ferito persone innocenti».

È rapido l'aggiornamento del bilancio delle vittime e la condanna che ne consegue: «La Russia sta ancora una volta cercando di gettare l'Ucraina nell'oscurità con un attacco su larga scala alle infrastrutture civili», scrive su X il procuratore generale ucraino Andriy Kostin. «Gli investigatori stanno documentando questi barbari crimini di guerra. - aggiunge - Gli edifici residenziali, i gasdotti e gli impianti energetici nelle regioni di Kiev, Kharkiv e Kherson, nonché nella capitale, sono stati danneggiati. La guerra della Russia contro i civili è un palese atto di terrorismo. Questo è un duro monito al mondo: solo un'azione decisiva può impedire ai terroristi di ripetere le loro atrocità».

La raffica di attacchi riaccende quindi i timori oltre il confine dell'Ucraina, con la vicina Polonia - membro Nato - che invia quattro F-16 al suo confine est «per garantire la sicurezza dello spazio aereo polacco». Sono due coppie di caccia e un'aerocisterna alleata. Uno scenario che è l'occasione per rafforzare gli appelli di Kiev verso la comunità internazionale, l'Europa e gli Usa in particolare, perché forniscano, e in fretta, altre armi, altre munizioni, e non cessi quel sostegno politico a rischio «fatica bellica» dopo quasi due anni di guerra. Il ministro degli Esteri Dmyrtro Kuleba chiede allora ai Paesi partner di accelerare su droni da combattimento e missili a lungo raggio con una gittata di oltre 300 chilometri, oltre a tornare a puntare sul trasferimento dei beni russi congelati. Zelensky proprio di questo aveva parlato a chiare lettere nella sua prima intervista del nuovo anno rilasciata all'Economist: la velocità di qualsiasi successo dipenderà dall'assistenza militare che l'Ucraina riceverà dai suoi partner occidentali.

In particolare ha chiesto la fornitura di Taurus, missili da crociera a lungo raggio di fabbricazione tedesca che potrebbero consentire a Kiev di distruggere il ponte di Kerch, isolando di fatto la penisola di Crimea dalla Russia. Perchè nel 2024 la Crimea e la relativa battaglia nel Mar Nero diventeranno «il centro di gravità» della guerra contro la Russia, ha spiegato il leader ucraino al settimanale che descrive il "commander in chief" dell'Ucraina «irritato: non dai successi del nemico (non ne vede) e nemmeno dalla mancanza di progressi del suo esercito sul campo di battaglia», ma «esasperato dai tentennamenti di alcuni alleati e dal distacco di alcuni suoi connazionali». L'isolamento della Crimea e l'indebolimento del potenziale militare russo in quell'area «è estremamente importante per noi, perché è un modo per ridurre il numero di attacchi da questa regione», ha detto. Un'operazione riuscita costituirebbe un «esempio per il mondo».

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COMMENTI
 

Ape67 3 mesi fa su tio
Hanno proprio ragione , per far la pace ci vogliono più armi , logico

Teferzio 3 mesi fa su tio
Risposta a Ape67
sempre stato così e sempre sarà, un paradosso della politica di sicurezza studiato da decenni. Non serve ripeterlo 100 volte sotto gli articoli di un giornale generalista ....

W.Bernasconi 3 mesi fa su tio
Risposta a Ape67
Ma scusi senza armi con cosa si difendono dall’aggressione??

Ape67 3 mesi fa su tio
Risposta a W.Bernasconi
Ognuno ha i suoi punti di vista , cosa intende , perché é inziata questa inutile guerra ?

arminda armi 3 mesi fa su tio
Sono sempre piu convinta che sia importante ed urgente che si dialoghi e si parli di pace , è indispensabile fermare questa carneficina di civili , per soddisfare l ego di 2 paranoici . Solo col dialogo si risolverà qualcosa di positivo , è sin troppo evidente che la guerra non la vincerà nessuno ,

Gimmi 3 mesi fa su tio
Noto che da entrambile parti,vogliono la pace,eccome!!!!

Aaahhh 3 mesi fa su tio
A me però sembra che entrambi i fronti non si facciano problemi a bombardar civili

Riflessioni 3 mesi fa su tio
Con questa manovra ci hanno aumentato l elettricità dicendo che ci sarebbero stati blackout ( non venuti ) Il cibo xche tutto il grano europeo è ucraino ! Le tasse perché il clima è ucraino E noi pecore munte fino all’ osso E la Russia cattiva È L America sempre più buona

Roggino 3 mesi fa su tio
Risposta a Riflessioni
Inizia a preoccuparmi tutto questo analfabetismo funzionale… 😩

PanDan 3 mesi fa su tio
business... business...e nient' altro! di quanto finanziato dall' occidente é finito veramente al fronte?

Roggino 3 mesi fa su tio
Risposta a PanDan
Lo scopriremo solo dopo che la guerra sarà finita, comunque per ora il sufficiente per impedire alla Russia di raggiungere i suoi obbiettivi.

Pic73 3 mesi fa su tio
Risposta a PanDan
Senza quegli aiuti l’Ucraina non esisterebbe più…chiaro che come in ogni guerra c’è il mangia mangia

prophet 3 mesi fa su tio
Risposta a PanDan
Purtroppo il business sarà dopo, un’enorme spinta all’economia europea fortemente in crisi che si riprenderà con la ricostruzione

Filippone22 3 mesi fa su tio
Risposta a Pic73
L’Ucraina non esisterebbe più da un pezzo se solo avrebbero voluto i Russi, altro che storie! Basta sperperare soldi nostri e mandare armi, l’Ucraina non potrà mai vincere, è inevitabile che tutto potrà finire solo con i negoziati! Non sarebbe mai iniziato un bel niente se gli accordi firmati dal pagliaccio sarebbero stati rispettati e mezzo milione di ragazzi e uomini sarebbero ancora vivi!

Mastro78 3 mesi fa su tio
Risposta a Filippone22
👍🏼

Sig der sauer 3 mesi fa su tio
Risposta a Filippone22
Filippone22, che accordi avrebbe firmato il “pagliaccio”? No, chiedo, perché se si riferisce a Zelensky, visto che è stato eletto solo nel 2019… non sò esattamente a quali accordi si riferisca!

IsReal 3 mesi fa su tio
Risposta a Sig der sauer
Di Minsk .. Zelensky ha ricevuto ordini dallo sponsor di non fare accordi con Putin

Sig der sauer 3 mesi fa su tio
Risposta a IsReal
Accordi di Minsk del 2014? Non credo proprio che li abbia firmati Zelensky!
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