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COP28Le difficoltà di trovare un accordo

07.12.23 - 17:23
Dopo una settimana i negoziati alla Cop28 sono ancora in alto mare.
AFP
Fonte ATS ANS
Le difficoltà di trovare un accordo
Dopo una settimana i negoziati alla Cop28 sono ancora in alto mare.

DUBAI - La Cop28 di Dubai chiude oggi la sua prima settimana, con alcuni successi, come il fondo "loss & damage" e l'impegno a triplicare le rinnovabili al 2030. Domani, venerdì, la conferenza osserva il giorno di riposo islamico. Da sabato si riprende a trattare, e si entra nell'ultima settimana, quella decisiva. Il negoziato è ancora in alto mare sui due tavoli più importanti: il Global Stocktake e l'Obiettivo globale sull'adattamento.

Il Global Stocktake deve fare il bilancio delle azioni adottate finora dagli stati per la mitigazione dell'effetto serra, e indicare quelle da adottare per raggiungere gli obiettivi dell'Accordo di Parigi. Ma le posizioni fra i quasi 200 paesi sono ancora lontanissime.

La bozza di lavoro al momento è un cumulo di proposte alternative e incompatibili fra loro. L'Unione europea e molti piccoli paesi vorrebbero che fosse inserito l'abbandono dei combustibili fossili. Ma i grandi come Usa e Cina, e i produttori come Emirati, Arabia Saudita e Russia, non ne vogliono sapere.

L'Obiettivo globale sull'adattamento deve dare ai Paesi del mondo i target da raggiungere per adattarsi al cambiamento climatico. Ma i paesi in via di sviluppo chiedono più aiuti ai paesi ricchi. Questi a loro volta vogliono garanzie prima di aprire il portafoglio.

Oggi papa Francesco è tornato a parlare della Cop28, auspicando che la Conferenza «possa costituire uno storico passo in avanti». Le associazioni cattoliche per la giustizia sociale, Caritas International e Cisde, hanno chiesto ai decisori della Cop di «eliminare in modo inequivocabile i combustibili fossili». Da Dubai, le suore dell'Uisg, l'Unione internazionale delle superiori generali, hanno lanciato un appello perché «le voci di chi è colpito in prima linea dal cambiamento climatico siano al centro del dibattito globale».

La Cop28 si è aperta il 30 novembre con un successo per la presidenza emiratina. E' stato istituito il Fondo per i ristori delle perdite e i danni del cambiamento climatico nei paesi più poveri. Al momento ci sono impegni di versamenti al Fondo per 700 milioni di dollari. L'Italia partecipa per 100 milioni: un contributo consistente, come Germania ed Emirati.

Altro risultato significativo della Cop è stato l'accordo fra 123 paesi per triplicare le fonti rinnovabili al 2030, fino a 11'000 Gw, e per raddoppiare per la stessa data l'aumento annuale dell'efficienza energetica, dal 2% a oltre il 4%. Hanno firmato fra gli altri Usa, Italia e i principali Paesi europei, ma non Cina e Russia. Una ventina di Paesi, tra cui Stati Uniti, Francia e Regno Unito, hanno stretto un patto per triplicare entro il 2050 la produzione di energia atomica.

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COMMENTI
 

s1 4 mesi fa su tio
Pagliacciate inutili in salsa wef
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