Cerca e trova immobili

CINA«Le differenze tra Ue e Cina devono essere risolti»

07.12.23 - 11:03
Xi Jinping ha incontrato a Pechino i leader dell'Unione Europea Ursula von der Leyen e Charles Michel.
AFP
Fonte ATS ANS
«Le differenze tra Ue e Cina devono essere risolti»
Xi Jinping ha incontrato a Pechino i leader dell'Unione Europea Ursula von der Leyen e Charles Michel.

PECHINO - Il presidente cinese Xi Jinping ha incontrato a Pechino i leader dell'Ue Ursula von der Leyen e Charles Michel, rispettivamente presidenti della Commissione e del Consiglio. È quanto riferisce l'agenzia statale Xinhua.

L'Unione europea è «attenta alla situazione in Asia. Siamo preoccupati per le crescenti tensioni nello Stretto di Taiwan e nel mar Cinese meridionale e, come sapete, ci opponiamo a qualsiasi tentativo unilaterale di modificare lo status quo attraverso la forza o la coercizione». È quanto ha detto il presidente del Consiglio europeo Charles Michel nell'incontro con il presidente cinese. «Manteniamo la nostra posizione di riconoscimento della politica della 'Unica Cina'», ha aggiunto Michel in base al testo del suo intervento.

La Cina e l'Ue devono rispondere «d'intesa alle sfide globali». Il presidente Xi Jinping ha sollecitato il «lavoro congiunto per arrivare alla fiducia politica». Per questo, le due parti «dovrebbero intensificare» gli sforzi per «essere partner in una cooperazione reciprocamente vantaggiosa, rafforzare costantemente la fiducia politica reciproca» e raggiungere un consenso strategico, ha osservato Xi.

Le relazioni Cina-Ue «godono di un buon momento di consolidamento e crescita» al servizio degli «interessi di entrambe le parti e delle aspettative dei nostri popoli. Dovremmo lavorare insieme per sostenere lo slancio di crescita delle relazioni bilaterali», ha aggiunto Xi nell'incontro alla Diaoyutai State Guesthouse con von der Leyen e Michel, secondo il testo diffuso dalla diplomazia di Pechino.

Il presidente cinese, osservando che «nel mondo si stanno verificando trasformazioni di una portata mai vista in un secolo», ha rimarcato che Cina ed Europa, «due grandi forze che promuovono la multipolarità, due grandi mercati a sostegno della globalizzazione e due grandi civiltà che sostengono la diversità», hanno una relazione che «è essenziale per la pace, la stabilità e la prosperità globale. Spetta ad entrambe le parti fornire maggiore stabilità al mondo, più impulso allo sviluppo, nonché ispirazione e sostegno alla governance globale».

Notando che il 2023 ha segnato il ventesimo anniversario del partenariato strategico globale Cina-Ue, Xi ha parlato di «nuovo punto di partenza delle relazioni», che devono «orientarci nella tendenza del mondo, agire con saggezza e senso di responsabilità e sostenere la descrizione appropriata della nostra relazione come partenariato strategico globale».

Cina e Ue dovrebbero essere partner «per una cooperazione reciprocamente vantaggiosa», rafforzare «continuamente la fiducia politica bilaterale, costruire il consenso strategico e cementare i legami di interessi condivisi. Dovremmo - ha concluso Xi - evitare vari tipi di interferenze e intensificare il dialogo e la cooperazione per il bene dei nostri popoli. Dovremmo unire le forze per affrontare le sfide globali e promuovere la stabilità e la prosperità in tutto il mondo».

Dal canto suo, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha detto, nelle battute iniziali aperte ai media dell'incontro con il presidente Xi Jinping che «gli squilibri e le differenze tra Ue e Cina devono essere risolti». Ha poi sottolineato che «la Cina è il più importante partner commerciale dell'Ue, ma ci sono chiari squilibri e differenze che devono essere risolti».

Charles Michel ha detto che l'Ue è alla ricerca di una relazione «stabile e reciprocamente vantaggiosa» con la Cina, Nelle battute iniziali dell'incontro con il presidente cinese, Michel ha assicurato che «siamo uniti nell'impegno a perseguire una relazione stabile e reciprocamente vantaggiosa con la Cina», aggiungendo che Bruxelles vuole legami basati su «principi di trasparenza, prevedibilità e reciprocità».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

Ciulindo.47 4 mesi fa su tio
I governi europei, prima boicottano la via della seta, poi corrono da Xi a dirgli che "la Cina è il più grande partner commerciale dell'Europa" Che ipocriti.

Kyke 4 mesi fa su tio
Risposta a Ciulindo.47
Niente di nuovo sotto il sole :-) hai inizio anno parlavano anzi sbraitavano tanto di decoupling e derisking per poi correre tutti alla corte di XI

W.Bernasconi 4 mesi fa su tio
Risposta a Ciulindo.47
Ammetto che concordo col suo ragionamento.

Arcadia7494 4 mesi fa su tio
Risposta a Ciulindo.47
Ciulindo, è che incongruenza vedi? La Cina può essere il partner più importante dell'UE, ma se la Belt Road non convince, non si deve per forza accettarla. Non sputiamo sempre su cio che viene fatto dall'Europa, per favore. l'Europa è casa nostra. non la Cina.

W.Bernasconi 4 mesi fa su tio
Risposta a Arcadia7494
Mi scusi se mi intrometto, ma non vedo come Ciulindo abbia sputato sull’ Europa. Ha fatto un’osservazione che reputo oggettiva. Sulla Cina ne sono state dette di ogni (dalla guerra alle partnership etc etc) anche a giusta ragione. Però non bisogna nemmeno cadere facendo il contrario, giustificare tutte le scelte dell’ Europa. Sa, sbagliamo anche noi ogni tanto nelle scelte e decisioni.

Ciulindo.47 4 mesi fa su tio
Risposta a Arcadia7494
Arcadia 7494: se la via della seta non ha convinto mi sembra che, come minimo, debbano anche dire chiaramente le ragioni del diniego. Inoltre, la casa dell'uomo, è il pianeta terra. Lei si ferma sempre ai recinti nazionali che, tra l'altro si stanno sgretolando.

Arcadia7494 4 mesi fa su tio
Risposta a Ciulindo.47
Ciulindo, le ragioni sono, tra le altre , quelle che dice l'articolo di giornale che ho menzionato. Stai sicuro che anche il buon Xijinping lo sa. E' un dittatore ma non è stu.pido. E poi da quando pensare ciò che è buono per sé stessi vuol dire pensare ai proprio recinto? Tu accetti in casa chiunque o forse chi ti dà fiducia?

Arcadia7494 4 mesi fa su tio
Risposta a W.Bernasconi
Bernasconi, le rispondo. Il mio "non sputiamo ecc..." era un'affermazione generale, destinata a tutti coloro che avessero letto il messaggio, non verso Ciulindo in particolare. Di lui ho già apprezzato qualche intervento in passato , a cui ho anche risposto , perché mai banale. Lui ha le sue idee, che non condivido completamente, io le mie. Per tornare a questo messaggio, perchè l'Europa dovrebbe aver sbagliato? Deve accettare per forza la Belt Road? Essere ottimi partner vuol dire secondo lei accettare tutto? Altrimenti mi spiega perché qui l'Europa sarebbe ipocrita come asserito da Ciulindo?

Ciulindo.47 4 mesi fa su tio
Risposta a Arcadia7494
Arcadi 7494 e W. Bernasconi: La via della seta, proposta dalla Cina, aveva come obiettivo il rafforzamento dell’economia attraverso una rete di infrastrutture fra tre continenti per favorire gli scambi commerciali. I governi Europei non hanno aderito all’iniziativa con scuse di vario genere. Tipo: non ci fidiamo, Xi è bugiardo, la Cina vuole favorire solo se stessa, e avanti di questo passo. Certamente l’allargamento degli interscambi commerciali fra Cina ed Europa sfavoriscono gli USA che perderebbero quote di mercato. Viene quindi il legittimo sospetto che gli USA, in veste di “liberatori” dell’Europa, abbiano imposto ai Governi europei di boicottare il progetto. Arcadia7494: non sputo in nessun piatto ma analizzo e commento gli avvenimenti economici, sociali e politi senza fermarmi alla retorica dominante. Occidentale o Orientale che sia. Chiaro?

Arcadia7494 4 mesi fa su tio
Risposta a Ciulindo.47
Ciulindo , al netto dei vantaggi, ci sono importanti criticità e al proposito ti riporto queste osservazioni da un articolo del Sole24Ore di tempo fa: "(...) Tuttavia, è bene andare al di là di queste considerazioni e investigare le zone d’ombra che lastricano di ostacoli la nuova Via della Seta, a partire dalla scarsa reciprocità nell’accesso ai mercati, nell’affidamento degli appalti pubblici, per non parlare dell’inadeguato sistema di protezione dei diritti industriali per le imprese straniere che investono in Cina, delle discriminazioni tra imprese domestiche e straniere, sulla poca trasparenza e predittività del sistema burocratico cinese. Questioni che se non adeguatamente affrontate rischiano di minare l’efficacia bilaterale dell’accordo a tutto vantaggio della Cina. L’intesa, inoltre, non presenta alcuna concreta garanzia circa la cessazione delle pratiche commerciali aggressive portate avanti dalla Cina fin dal suo ingresso nell’Organizzazione mondiale del commercio e che le hanno permesso di conseguire cospicue fette di mercato internazionale a scapito di interi settori industriali e manifatturieri di economie avanzate, inclusa quella italiana (...)".

Keope1963 4 mesi fa su tio
Risposta a Arcadia7494
Bravo, proprio questo il punto, loro parlano sempre di reciprocità… secondo me invece dovremmo disinvestire e riprenderci una parte di produzione, anche se difficile

W.Bernasconi 4 mesi fa su tio
Risposta a Keope1963
Ecco Keope, esattamente il mio pensiero!! Era questo che volevo dire prima ad Arcadia, ok bene uscire dalla via della seta ma però senza potenziare altre relazioni commerciali con loro.

Arcadia7494 4 mesi fa su tio
Risposta a W.Bernasconi
Keope, Bernasconi, in questo ambito con me sfondate una porta aperta . Se c'è una cosa che la pandemia (ritardi forniture) e guerra ucraina (energia) ci devono aver insegnato è che la forte dipendenza da alcuni paesi è un limite importante, anzi un tema critico per noi. Io auspico che quello che scrivete voi non sia solo un nostro desiderio, ma che sia già nell'agenda politica dei nostri governi: più industria in Europa e un freno all'outsourcing e alla delocalizzazione di attività importanti.

Keope1963 4 mesi fa su tio
Risposta a Arcadia7494
Esatto, un po’ di sacrifici e disponibilità a pagare un prezzo maggiore per il prodotto finito ma rimettiamo le nostre industrie in piedi👍

W.Bernasconi 4 mesi fa su tio
Risposta a Arcadia7494
Ecco adesso concordo pienamente con lei!
NOTIZIE PIÙ LETTE