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ISRAELE: LIVE«Vicino l'accordo per la liberazione di donne e bambini»

21.11.23 - 07:23
Passi avanti nei negoziati su spinta del Qatar e degli Stati Uniti, secondo le indiscrezioni sarebbero previsti «4 o 5 giorni di pausa»
keystone-sda.ch / STF (ATEF SAFADI)
Passi avanti nei negoziati su spinta del Qatar e degli Stati Uniti, secondo le indiscrezioni sarebbero previsti «4 o 5 giorni di pausa»

L'accordo per il rilascio di decine di ostaggi israeliani sembra essersi avvicinato ieri, anche se Hamas ha denunciato un attacco israeliano all'ospedale indonesiano nel nord della Striscia che avrebbe provocato diverse vittime. E il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres ha affermato che a Gaza «stiamo assistendo a un'uccisione di civili che non ha eguali ed è senza precedenti in qualsiasi conflitto» dall'inizio del suo mandato.

A riaprire uno spiraglio per lo scambio dei prigionieri è stato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden il quale, nel giorno del suo 81esimo compleanno, ha ribadito di credere che un accordo per la liberazione dei rapiti in mano ad Hamas sia vicino. L'intesa, che ha tuttavia ancora molti punti in sospeso, secondo alcune indiscrezioni prevede lo scambio di una parte degli ostaggi israeliani - in particolare donne e bambini - con palestinesi detenuti nelle carceri dello Stato ebraico. Il rilascio avverrebbe in varie fasi e riguarderebbe circa 75 persone. A tutto questo sarebbe associato un cessate il fuoco umanitario tra i 3 e i 5 giorni.

00:13

Rilascio ostaggi «non prima di venerdì»
Non avverrà prima di venerdì il rilascio degli ostaggi concordato tra Israele e Hamas. A riferire le tempistiche (invero ancora parecchio nebulose) è stato il consigliere per la sicurezza nazionale israeliana Tzachi Hanegbi. «Le trattative per il rilascio dei nostri prigionieri procedono e proseguono costantemente», ha sottolineato mercoledì sera il membro del governo israeliano.

21:32

«L'accordo non mette in forse gli obiettivi»
All'inizio della seduta del governo convocata per votare l'accordo sugli ostaggi tenuti prigionieri a Gaza il premier Benyamin Netanyahu, il ministro della difesa Yoav Gallant e il ministro Benny Gantz hanno chiesto il sostegno degli altri ministri, assicurando che esso non mette in forse gli obiettivi della guerra, la quale proseguirà al termine del cessate il fuoco. «Siamo in guerra - ha detto Netanyahu - e continueremo finché otterremo la distruzione di Hamas, il ritorno degli ostaggi e la rimozione di ogni minaccia da Gaza». Netanyahu ha anche ringraziato il presidente Usa Joe Biden per il suo contributo all'accordo.  Netanyahu ha precisato che l'accordo relativo alla liberazione di quegli ostaggi è stato approvato da tutti i responsabili alla sicurezza di Israele. Obiettivo del governo, ha assicurato, è comunque di ottenere la liberazione di tutti quanti sono tenuti prigionieri di Hamas, «uomini e donne, civili e militari». Il ministro della difesa Gallant ha osservato che per ottenere il loro ritorno in patria sarà tuttavia necessario esercitare su Hamas una accresciuta pressione militare. Di conseguenza, dopo il cessate il fuoco l'esercito riprenderà la campagna di terra a Gaza.

 

21:07

La Croce Rossa visiterà gli ostaggi non rilasciati
Durante la riunione del governo per approvare l'accordo sugli ostaggi, il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha chiarito che l'accordo prevede visite della Croce Rossa agli ostaggi non ancora rilasciati, nonché la fornitura di medicinali. Lo riporta Haaretz.
 
 

20:52

Dieci civili uccisi vicino a Khan Yunis
Dieci persone sono state uccise e 22 sono state ferite in un attacco su una casa a ovest di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo hanno annunciato i funzionari medici di Hamas a Gaza, come riportato da Haaretz.

20:51

Iniziata la riunione sull'accordo
Il governo israeliano ha cominciato pochi minuti fa la riunione per esaminare la proposta di accordo con Hamas sul rilascio degli ostaggi e il cessate il fuoco. La riunione segue quelle svoltesi nel pomeriggio del Gabinetto di guerra e del Gabinetto di sicurezza.

19:50

«Hamas rilascerà 30 bambini, 8 madri e 12 donne»
Trenta bambini, otto madri e altre dodici donne: sarebbero i 50 ostaggi israeliani che Hamas dovrebbe rilasciare secondo l'accordo tra Israele e la fazione palestinese che il premier Benyamin Netanyahu ha sottoposto al governo per l'approvazione: lo riferisce il quotidiano israeliano Haaretz in uno degli ultimi aggiornamenti sulla vicenda.

18:57

Due operatori di Medici senza frontiere uccisi
«Medici Senza Frontiere (Msf) è inorridita dall'uccisione di due suoi medici, il dottor Mahmoud Abu Nujaila e il dottor Ahmad Al Sahar, e di un terzo medico, il dottor Ziad Al-Tatari, a seguito di un attacco all'ospedale di Al Awda, uno degli ultimi funzionanti nel nord della Striscia di Gaza». «Il nostro pensiero va alle loro famiglie e a tutti i colleghi in lutto per la loro morte». Lo riferisce una nota dell'organizzazione, precisando che «il dottor Abu Nujaila e il dottor Al Sahar si trovavano nella struttura quando è stata colpita al terzo e al quarto piano. Anche altro personale medico, compreso quello di Msf, è rimasto gravemente ferito. Medici Senza Frontiere ha regolarmente informato le parti in conflitto che l'Al Awda era un ospedale funzionante e sulla presenza di suoi operatori all'interno della struttura. Anche le coordinate Gps sono state condivise ieri con le autorità israeliane. Condanniamo questo attacco con la massima fermezza e chiediamo ancora una volta il rispetto e la protezione delle strutture mediche, del personale e dei pazienti». (Ats ans)

18:31

Oltre 50 giornalisti uccisi
È salito a oltre 50 il numero di giornalisti uccisi nel conflitto tra Israele e Hamas scoppiato il 7 ottobre scorso. Le cifre diffuse dal Comitato per la protezione dei giornalisti (Cpj) fotografano quello che è stato il mese più sanguinoso per i reporter da quando l'Ong per la libertà di stampa ha iniziato a monitorare le morti dei reporter, nel 1992. Il bilancio va aggiornato con i due cronisti deceduti il 21 novembre in un raid israeliano nel sud del Libano, che portano ad almeno 53 il totale: come riferisce il Cpj, 46 sono palestinesi, 4 israeliani e 3 libanesi. Una "triste pietra miliare" per la categoria. Il confronto con la guerra in Ucraina, dove sono stati uccisi 'solo' 15 reporter in quasi due anni, è allarmante. (Ats ans)

18:27

Oltre 14mila morti a Gaza
A Gaza il numero dei morti è salito a oltre 14 mila. Lo rende noto il governo di Hamas. Sono almeno 5.840 i minori e 3.920 le donne uccisi a Gaza dall'inizio del conflitto con Israele, secondo fonti del governo di Hamas. Almeno 33.000 le persone ferite. Il ministro di Sanità di Hamas aveva in precedenza dichiarato di non essere più in grado di fornire cifre esatte perché gli intensi bombardamenti hanno impedito di recuperare i corpi. (Ats ans)

17:47

Qualche dettaglio in più sul possibile accordo
Secondo quanto ha riferito ad Haaretz una fonte politica israeliana, dovrebbero essere 10 gli ostaggi israeliani rilasciati ogni giorno di tregua in base al possibile accordo tra Hamas e lo Stato ebraico mediato dal Qatar. Israele spera inoltre che il numero totale di ostaggi liberati possa raggiungere gli 80. La fonte ha confermato che la tregua dovrebbe durare 4-5 giorni, durante i quali le truppe resteranno nel nord di Gaza. L'intesa - sulla quale concordano esercito, Mossad e Shin Bet - riguarda gli ostaggi israeliani vivi, mentre i cittadini stranieri dovrebbero essere rilasciati in base ad accordi con i rispettivi Paesi. (Ats ans)

17:33

«La situazione è buona»
«Siamo molto vicini a riportare alcuni degli ostaggi a casa». Lo ha detto Joe Biden parlando alla Casa Bianca sottolineando che «la situazione è buona». (Ats ans)

17:29

«Vogliamo una tregua duratura»
I Paesi Brics, riuniti in Sudafrica in un vertice straordinario sulla situazione a Gaza, hanno chiesto «una tregua umanitaria immediata e duratura che porti alla cessazione delle ostilità». «Abbiamo ribadito il nostro forte sostegno agli sforzi regionali e internazionali volti a raggiungere la cessazione immediata delle ostilità, la protezione dei civili e la fornitura di assistenza umanitaria», si legge nel documento finale diffuso dalla presidenza sudafricana. (Ats ans)

16:53

50 ostaggi israeliani in cambio di 150 detenuti palestinesi
Il possibile accordo Israele-Hamas dovrebbe contenere un cessate il fuoco di 4 giorni, il rilascio di 50 ostaggi israeliani tra donne e bambini e la liberazione di 150 palestinesi detenuti nelle carceri israeliane, soprattutto donne e minori. Lo riferisce il quotidiano israeliano Haaretz, avvertendo che non si è arrivati ancora alla stesura finale dell'intesa.

Israele darebbe poi il via libera all'ingresso di 300 camion al giorno dal valico di Rafah. Resta al momento incerto se lo Stato ebraico abbia accettato di concedere una pausa giornaliera di 6 ore nella sorveglianza aerea sulla Striscia. Alcuni media aggiungono che i due rilasci avverrebbero a fasi. (Ats Ans)

16:07

Si può fare appello contro l'accordo
Il consigliere per la Sicurezza nazionale Tzachi Hanegbi ha dichiarato che qualsiasi cittadino ha 24 ore di tempo per fare appello contro il possibile accordo sugli ostaggi, che il gabinetto di guerra israeliano potrebbe approvare nelle prossime ore. Lo riporta il quotidiano israeliano Haaretz.

15:38

Corpi bruciati e teste staccate, il "film" (che non si vedrà) sulla strage di Hamas

Si intitola #Oct7Massacre, dura 45 minuti ed è stato mostrato, a porte chiuse, ad alcuni giornalisti all'Ambasciata d’Israele a Roma

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15:17

50 bambini e donne liberi, «tra i 4 e i 5 giorni di pausa»
L'accordo tra Israele e Hamas, che appare imminente, prevede «tra i 4 e i 5 giorni di pausa nei combattimenti» nella Striscia e il rilascio di 50 tra donne e bambini tenuti in ostaggio a Gaza in cambio di 3 palestinesi detenuti per ciascun civile israeliano liberato. Lo riferisce la Cnn citando «diverse fonti».

Hamas, inoltre, rilascerebbe altri donne e bambini per ogni giorno di tregua, nella speranza che questa venga prolungata da Israele per permettere la liberazione di altri ostaggi. In base all'intesa, infine, Israele sospenderà la sorveglianza aerea con i droni sul nord della Striscia per «almeno 6 ore al giorno», aggiunge la Cnn.

Ma, secondo il sito israeliano Walla, il leader di Hamas a Gaza Yahya Sinwar avrebbe posto la condizione che lo stop al sorvolo dei droni avvenga per tutto il tempo della tregua. Israele teme, dal canto suo, che interrompere la sorveglianza aiuti i miliziani palestinesi a riorganizzarsi e a raccogliere informazioni sull'esercito israeliano nella Striscia. (Ats Ans)

15:15
keystone-sda.ch / STF (ATEF SAFADI)
15:04

Xi chiede una «conferenza di pace internazionale»
Il presidente cinese Xi Jinping chiede una «conferenza di pace internazionale» per mettere fine alla guerra tra Israele e Hamas. «Non ci possono essere pace e sicurezza durature in Medio Oriente senza una giusta soluzione alla questione della Palestina», ha detto Xi chiedendo che «una conferenza di pace internazionale sia organizzata al più presto» per raggiungere «un consenso internazionale». (Ats Ans)

14:58

A Rafah oltre 100 camion in coda per entrare a Gaza
Stanno arrivando oggi in Egitto dalla Striscia di Gaza, attraverso il valico di Rafah, centinaia di cittadini stranieri o con doppia nazionalità, diversi feriti e 130 egiziani, oltre a 30 pazienti destinati a strutture mediche in Qatar.

Due fonti al valico hanno detto all'ANSA che il valico è aperto e che sono stati preparati 100 camion di aiuti umanitari da portare nella Striscia di Gaza, che si aggiungono a quelli da giorni in attesa di uscire, tra cui due cisterne di carburante.

Nell'elenco degli arrivi attesi figurano 630 persone, oltre ai feriti. In tutto 470 stranieri (224 tedeschi, 100 turchi, 80 australiani, 25 statunitensi, 26 francesi, 10 svedesi, 4 colombiani e un portoghese), 130 egiziani e 30 malati evacuati dagli ospedali. (ats ans)

14:42

Israele: Netanyahu convoca il gabinetto di guerra sugli ostaggi
Il gabinetto di guerra di Israele è stato convocato per stasera a Tel Aviv. Lo riferiscono i media locali. Sul tavolo gli aggiornamenti relativi all'accordo per la liberazione di ostaggi catturati da Hamas.

Netanyahu, "alla luce degli sviluppi sulla liberazione dei nostri ostaggi", ha convocato il gabinetto di guerra alle 18 (le 17 in Svizzera), quello politico alle 19 e il governo alle 20, ha riferito l'ufficio del premier. (ats ans)


 

13:51

Lavrov: lotta al terrorismo non come punizione collettiva
La Russia condanna "ogni forma di terrorismo", ma allo stesso tempo rifiuta l'impiego di metodi per combattere il terrorismo che violano "la legge umanitaria internazionale" e che si ispirano alla "punizione collettiva". Lo ha detto il ministro degli esteri Serghei Lavrov in un incontro oggi a Mosca con i suoi omologhi di Arabia Saudita, Giordania, Egitto, Indonesia e Palestina e con il segretario generale dell'Organizzazione per la cooperazione islamica (OIC) sulla situazione nella Striscia di Gaza. Lo riferisce l'agenzia Tass. (ats ans)
 
 

12:16

Hamas: «Manca l'ok di Israele»
Un membro dell'Ufficio politico di Hamas, Khalil al-Hayya, ha affermato, come riporta al-Jazeera, che si sta ancora aspettando la risposta di Israele «all'accordo di tregua umanitaria» dopo che la fazione palestinese «ha già consegnato la sua risposta all'Egitto e al Qatar». (Ats Ans)

12:05
keystone-sda.ch / STF (Leo Correa)
12:04

«Mai così vicini a un cessate il fuoco»
Le trattative che dovrebbero portare a un cessate il fuoco tra Israele e Hamas sono nelle fasi conclusive. Lo afferma il ministero degli Esteri del Qatar, spiegando che sono si è «mai stati così vicini» al raggiungimento di questo obiettivo.

11:54

Colpite «tre cellule terroristiche armate»
L'aviazione israeliana ha identificato e colpito oggi «tre cellule terroristiche armate» vicino alla zona di confine con il Libano. Lo ha riferito il portavoce militare. Inoltre l'aviazione ha colpito «diversi obiettivi terroristici degli Hezbollah, incluse infrastrutture militari e strutture predisposte per dirigere attività terroristiche».

Nel frattempo, secondo il portavoce, colpi di mortaio sono stati sparati dal Libano contro una postazione militare israeliana nel nord di Israele e l'artiglieria ha risposto al fuoco. (Ats Ans)

10:53

Libano: donna uccisa in raid Israele nel sud
Un'anziana donna è morta in seguito alle ferite riportate nelle ultime ore durante un bombardamento israeliano nel sud del Libano. Lo riferiscono le tv libanesi che citano i parenti dell'80enne abitante di Kfar Kila, località a ridosso della linea del fronte tra Hezbollah e Israele.

I media libanesi riferiscono che Hezbollah ha rivendicato stamani una serie di attacchi contro postazioni militari israeliane in risposta a raid aerei e di artiglieria di Israele contro località del sud del Libano.

Un missile anticarro è esploso nella città israeliana settentrionale di Metulla, colpendo un'abitazione ma senza causare vittime, secondo quanto riportano i media locali. (ats ans)
 
 

10:52

Mezzaluna rossa palestinese, ricevuti 1'353 camion umanitari
La Mezzaluna Rossa palestinese ricevuto in media "circa 42 camion al giorno" di aiuti umanitari e dal 21 ottobre "sono stati ricevuti un totale di 1'353 camion". Lo rende noto sulle reti sociali la stessa organizzazione, come riporta il "Guardian". (ats ans)
 
 

10:08
Afp
10:00

Gaza: fonti Israele, vicino accordo per liberazione donne e bimbi
Una fonte israeliana ha detto all'emittente tv Canale 12: "siamo molto vicini ad un accordo" per il rilascio di alcuni ostaggi a Gaza. Ad essere liberati dovrebbero essere i bambini, le loro madri e altre donne.

Dopo aver sottolineato che ci sono ancora aspetti tecnici da risolvere, secondo la fonte c'è un'intesa in base a cui almeno 50 persone saranno liberate, mentre decine di altre lo potrebbero essere in cambio di un'estensione del cessate il fuoco dopo i primi pochi giorni iniziali. (ats ans)

09:21

Gaza: Cpj, almeno 50 i giornalisti uccisi da inizio guerra
È salito ad almeno 50 il bilancio dei giornalisti e degli operatori dei media uccisi nel conflitto tra Israele e Hamas scoppiato il 7 ottobre.

Lo ha dichiarato ieri sera il Comitato per la protezione dei giornalisti (Cpj), in quello che è stato il mese più sanguinoso per i reporter da quando l'organizzazione non governativa per la libertà di stampa ha iniziato a monitorare le morti dei giornalisti nel 1992.

Il bilancio segna una "triste pietra miliare" e supera di gran lunga quello dei 15 reporter uccisi nella guerra in corso tra la Russia e l'Ucraina, secondo il Cpj.

Nella giornata di sabato scorso sono stati cinque i giornalisti uccisi in Medio Oriente, segnando il secondo giorno più mortale del conflitto tra Hamas e Israele dopo il 7 ottobre.

"I giornalisti sono civili che svolgono un lavoro importante durante i periodi di crisi e non devono essere presi di mira dalle parti in guerra", ha affermato in una nota Sherif Mansour, coordinatore del Cpj per il Medio Oriente e il Nordafrica. (ats ans)
 
 

08:42

Israele, "completato accerchiamento di Jabalya a Gaza nord"
L'esercito israeliano ha completato l'accerchiamento, nel nord della Striscia, di Jabaliya - ritenuta roccaforte di Hamas - ed ora è pronto "ad allargare i combattimenti". L'esercito ha anche annunciato la morte di altri due soldati nell'operazione di terra nel nord della Strisci; portando il totale a 68.

Alla periferia di Jabaliya - ha aggiunto l'esercito - sono stati trovati "tre imbocchi di tunnel con terroristi di Hamas nascosti all'interno, che sono stati distrutti".

Stando al portavoce militare, l'esercito ha attaccato ieri 250 obiettivi di Hamas nella Striscia, inclusi lanciatori di razzi e altre infrastrutture della fazione islamica.

"Un elicottero - ha spiegato - ha colpito una postazione di lancio di razzi dalla quale è stata sparata la salva di razzi verso il centro di Israele", Tel Aviv compresa.

L'esercito ha poi aggiunto di "aver scoperto armi all'interno di case nella Striscia, incluso un missile anti-tank nascosto sotto la culla di un bambino". (ats ans)

08:05

Israele, rispettiamo diritto internazionale
Il consigliere per la politica estera del premier israeliano Benjamin Netanyahu, Ophir Falk, commentando le operazioni contro l'ospedale Indonesiano, ha affermato ieri sera che "rispettiamo completamente il diritto internazionale, con proporzionalità e distinzione: c'è una chiara necessità militare di distruggere Hamas ed è esattamente quello che stiamo facendo", ha detto Falk ad Alex Marquardt della CNN.

"Nel corso della distruzione di Hamas, che è ciò che le Forze di difesa israeliane stanno facendo in questo momento, stiamo facendo una chiara distinzione tra civili e terroristi", ha sottolineato il consigliere di Netanyahu.

Alla domanda se le azioni militari di Israele a Gaza mostrino una mancanza di preoccupazione per i civili, Falk ha affermato che "non esiste esercito sulla Terra che sia più morale" delle Forze di difesa israeliane (IDF).

Dodici persone tra pazienti e personale medico sono morte dopo che il fuoco di un carro armato israeliano ha colpito ieri l'Ospedale indonesiano, secondo le autorità sanitarie dell'enclave palestinese gestita da Hamas. (ats ans)

08:05

Gaza: OMS, meno di 1'400 letti negli ospedali
Nella Striscia di Gaza "quando è iniziato il conflitto c'erano 3'500 letti ospedalieri; due settimane fa ce ne erano ancora 2'500; ora ce ne sono meno di 1'400". Lo afferma Richard Peeperkorn, rappresentante dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per la Striscia di Gaza e la Cisgiordania.

"Non ci occupiamo dell'evacuazione dei pazienti o del personale ospedaliero: siamo qui per rafforzare e costruire gli ospedali", spiega Peeperkorn a NBC News specificando però che "su richiesta di medici e pazienti spaventati" l'Oms sta facilitando tali evacuazioni: un processo che secondo lui potrebbe impiegare "settimane". L'OMS sta facilitando l'evacuazione di almeno tre ospedali in difficoltà nel nord della Striscia: lo Shifa, l'Alhi e l'Indonesiano.

Intanto il ministero della sanità della Striscia, gestito da Hamas, ha dichiarato che sono saliti a 200 i pazienti evacuati dall'Ospedale indonesiano a Gaza City e portate in autobus all'ospedale Nasser nella città meridionale di Khan Yunis.

"L'esercito israeliano sta assediando l'ospedale indonesiano", ha dichiarato il portavoce del ministero della sanità Ashraf al-Qudra. "Temiamo che lì succeda la stessa cosa che è successa ad al-Shifa", ha aggiunto.

L'evacuazione dell'ospedale da 140 letti, che si trova vicino al campo profughi di Jabaliya, viene effettuata in coordinamento con il Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR), ha detto, in una condizione stabilita dai medici dopo che Israele ha colpito un'ambulanza nel nord di Gaza, sostenendo che fosse usata dai militanti di Hamas.

"Ci sono ancora 400 pazienti nell'ospedale e stiamo lavorando con il CICR per l'evacuazione", ha dichiarato, precisando anche che "circa 2'000 sfollati" si trovavano all'interno e nei dintorni dell'ospedale. (ats ans)

 

07:35

Israele: i parenti degli ostaggi abbandonano l'incontro con il gabinetto guerra
I parenti degli israeliani tenuti in ostaggio da Hamas nella Striscia di Gaza hanno abbandonato ieri sera un incontro con i membri del gabinetto di guerra dopo che è stato detto loro che gli obiettivi di liberare gli ostaggi e rovesciare Hamas sono ugualmente importanti. Lo riporta "Haaretz".

Udi Goren, il cui cugino Tal Chaimi, 42 anni, è tra gli ostaggi, ha detto a Channel 12 News che lo scopo dell'incontro era che i ministri spiegassero gli obiettivi di Israele nella guerra.

"Qualche giorno fa ci siamo incontrati solo con Gantz e Eisenkot", ha detto Goren. "Ci hanno detto inequivocabilmente che l'obiettivo primario della guerra era garantire il rilascio degli ostaggi e ora ci viene detto, in risposta a una domanda molto concreta, che gli altri membri del gabinetto di guerra dicono che ci sono due obiettivi ugualmente importanti".

"Cento membri della Knesset ci hanno promesso che credono che lo scopo supremo della guerra debba essere innanzitutto la liberazione degli ostaggi. Netanyahu ha detto che entrambi gli obiettivi sono ugualmente importanti", ha aggiunto Goren. "È una delusione enorme. Se lo Stato di Israele vuole dimostrare che santifica la vita sopra ogni cosa, che crede davvero nel valore della vita umana, le parole non bastano. Deve essere l'obiettivo primario della guerra. Santifichiamo la vita e riportiamo a casa viva la nostra gente".

Su X il premier Benyamin Netanyahu ha scritto che "insieme al gabinetto di guerra ho incontrato stasera le famiglie dei rapiti che sono sempre nel mio cuore e guidano le mie azioni. Recuperare i nostri rapiti è un compito sacro e supremo e mi impegno a farlo. Non abbiamo rinunciato al compito di restituirli, e questa è la mia responsabilità e quella del gabinetto di guerra".

"Ho ascoltato il dolore delle famiglie. Abbiamo parlato cuore a cuore, ho condiviso con loro quanto più ho potuto gli sforzi politici, di intelligence e operativi che conduciamo 24 ore su 24. Ho detto alle care famiglie: i nostri rapiti sono sempre davanti ai miei occhi - dal momento in cui mi alzo la mattina fino a quando vado a letto la sera tardi - in ogni momento. Non smetteremo di combattere finché non riporteremo a casa i nostri ostaggi, non distruggeremo Hamas e non ci assicureremo che non ci siano più minacce da Gaza". (ats ans)

07:23

17 morti in raid Israele su campo profughi
Almeno 17 persone sono rimaste uccise e diverse altre ferite stanotte in un attacco israeliano sul campo profughi di Nuseirat, a sud di Gaza City: lo riporta l'agenzia di stampa palestinese Wafa, affermando che tra le vittime ci sono anche donne e bambini. (ats ans)

 
 
 

07:19
Reuters
07:18

«Vicini a un accordo per tregua con Israele»
«Siamo vicini a raggiungere un accordo su una tregua» con Israele, ha detto oggi su Telegram uno dei leader di Hamas, Ismail Haniyeh. 

Secondo un'agenzia Ansa, i colloqui in corso riguarderebbero una tregua di «un certo numero di giorni» e includerebbero accordi per l'ingresso di aiuti a Gaza e lo scambio tra ostaggi presi da Hamas con persone imprigionate da Israele. In particolare, il rilascio dovrebbe riguardare donne e bambini israeliani in cambio di donne e bambini palestinesi. (ats ans afp)