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Come si vive nella «capitale della solitudine», ovvero New York

STATI UNITICome si vive nella «capitale della solitudine», ovvero New York

18.12.23 - 06:30
Quasi 8,5 milioni di abitanti, ma molti di loro sono soli. E la soluzione potrebbe passare dalle app d'incontri... per fare amicizia.
MC/DM
Mars, newyorchese da poco.
Mars, newyorchese da poco.
Come si vive nella «capitale della solitudine», ovvero New York
Quasi 8,5 milioni di abitanti, ma molti di loro sono soli. E la soluzione potrebbe passare dalle app d'incontri... per fare amicizia.

NEW YORK - È il paradosso che vivono tutte le persone che si trasferiscono a New York: nonostante la città vanti una popolazione di oltre dieci milioni di abitanti (se si conta anche chi ci vive senza avere la residenza), capita molto spesso di sentirsi soli.

Forse per colpa della frenesia, dei lunghi turni di lavoro o delle ampie distanze tra un quartiere e l’altro, in questo angolo di mondo è sicuramente più difficile che altrove avere tempo per vivere pienamente la propria socialità. Manhattan viene ormai considerata “la capitale” della solitudine. C’è però tutta una nuova generazione di “immigrati” che ha deciso di risolvere questo problema facendo ricorso ai social media.

Oggi, infatti, secondo uno studio condotto da un'app di incontri “Bumble For Friends”, un millennial su tre che si è appena trasferito a New York riesce a fare amicizia utilizzando internet, invece che nei bar, al cinema o in piazza, come si faceva una volta.

Questo nuovo modo di fare conoscenza è sicuramente in parte anche una conseguenza della pandemia, come ci raccontano molte persone con cui parliamo: costretti in casa per mesi, lontani da ogni relazione sociale fisica, l’unico mezzo per fare amicizia era internet e i social media.

«Io mi sono trasferita a Manhattan quattro anni fa per iniziare un lavoro nel campo della comunicazione - ci racconta Stephanie, originaria del Maryland - Non conoscevo nessuno e ho trovato molto utile iscrivermi a un sito, si chiama Meetup, in cui tu puoi scegliere di partecipare a diversi gruppi, che organizzano delle attività: giocare a calcio, fare gite, corsi di fotografia, cucina. Mi sono divertita a fare cose in compagnia».

Le app di incontri, quindi, non sono più solo un modo per trovare l’anima gemella, ma anche per sentirsi meno soli nella vita di ogni giorno: «A New York parli con tutti e con nessuno - spiega Mars, originaria del Colorado - Le persone sono gentili; se vai da solo al bar probabilmente ti ritroverai a scambiare qualche parola con altri "solitari". Però, allo stesso tempo, questi rapporti finiscono lì dove sono iniziati. Non è facile approfondire». E quindi, in assenza di tempo, i social aiutano a selezionare cosa fare e con chi.

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COMMENTI
 

Se7en 4 mesi fa su tio
TIO, mi comincia stare sempre più indigesto,… per gli articoli di 💩 ti da la possibilità di scrivere i commenti…! Negli articoli più importanti, vedi per esempio l’articolo sull’ufficio di collocamento (URC), ovviamente la possibilità di scrivere non te la danno. Facile così, troppo facile..! Dei veri geni!

Riflessioni 4 mesi fa su tio
Far socializzare è pericoloso !

mastermi 4 mesi fa su tio
il problema e' ovunque. troppe ore presi dal lavoro,impegni etc e sempre meno tempo per socializzare
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