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EDITORIAIl National Geographic non sarà più stampato

29.06.23 - 19:30
L'iconica rivista sarà pubblicata solamente nella versione digitale. Numerosi i licenziamenti.
keystone-sda.ch / STF (Jacquelyn Martin)
Fonte ats ans
Il National Geographic non sarà più stampato
L'iconica rivista sarà pubblicata solamente nella versione digitale. Numerosi i licenziamenti.

NEW YORK - La crisi dell'editoria fa un'altra vittima, il National Geographic. L'iconica rivista, tradotta in diverse lingue, smetterà di essere venduta in edicola negli Stati Uniti a partire dell'anno prossimo. Sarà pubblicata solo in versione digitale.

Lo scrive il Washington Post, sottolineando anche che il magazine, diventato anche un vero e proprio brand e riconoscibilissimo dalla copertina con il bordo giallo, ha licenziato quasi tutti il suo staff. A occuparsi dei contenuti editoriali ci saranno ora per lo più collaboratori freelance assieme ai pochissimi redattori rimasti.

NatGeo è entrato a far parte del gruppo Disney nel 2019 e la decisione di eliminare le edicole dalla distribuzione della rivista è l'ultimo capitolo di quella che la casa di Topolino ha definito "un'operazione di riorganizzazione" cominciata già dal 2022 con i primi licenziamenti.

«I cambiamenti di staff non avranno conseguenze sulla pubblicazione con cadenza mensile - ha detto alla Cnn un portavoce della rivista -. Anzi, ci renderanno più flessibili e ci permetteranno di raccontare storie diverse e raggiungere i diversi lettori che ci seguono sulle nostre tante piattaforme».

Nata nel 1888 - La rivista ha una storia di oltre 135 anni. Era il 13 gennaio 1888 quando un gruppo di trentatré esponenti scientifici della città di Washington discusse sull'opportunità di costituire una società che si dedicasse alla diffusione e allo sviluppo delle conoscenze geografiche. Nacque così la National Geographic Society.

Qualche mese dopo vide la luce anche il primo numero della rivista sotto forma di brochure scientifica. Il riquadro giallo in copertina risale al 1910, mentre nel 1959 si decise di inserire in copertina anche una foto che avrebbe aiutato a identificare il numero.

Sono numerose le copertine che in seguito hanno fatto storia. Nel 1927, ad esempio, il National Geographic pubblicò le prime fotografie a colori subacquee del mondo, in particolare i fondali della laguna delle Dry Tortugas, in Florida.

Nel 1985 è la volta della celebre foto opera del fotografo Steve McCurry, "Ragazza afghana" (in realtà scattata nel 1984, ndr). L'immagine dell'adolescente orfana di origini pasthun dagli occhi verdi, identificata solo nel 2002 come Sharbat Gula, divenne il simbolo dei conflitti afgani degli anni

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COMMENTI
 

Spartan555 10 mesi fa su tio
Quando hanno cominciato a pubblicare articoli woke (famosa l‘edizione con ragazzino trans in copertina), il destino era segnato: go woke, go broke. Disney, oltre ad affossare NG, sta affossando sè stessa con questa stessa politica: nel 2021 le loro azioni valevano $200: oggi sono a $88.

M70 10 mesi fa su tio
che peccato!

Svizzera-italiana 10 mesi fa su tio
Bah, le belle foto esotiche e gli scatti particolari sono proprio una cosa che uno vuole avere in versione cartacea e non sul telefonino.
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