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IRANAnche l'Iran accoglie la Siria: la mossa «ridurrà l'interferenza straniera»

08.05.23 - 11:02
La Siria torna a fare parte della Lega Araba, ma non tutti sono entusiasti.
Reuters
Fonte ats ans
Anche l'Iran accoglie la Siria: la mossa «ridurrà l'interferenza straniera»
La Siria torna a fare parte della Lega Araba, ma non tutti sono entusiasti.

TEHERAN - L'Iran ha accolto la decisione con cui la Siria è tornata a fare parte della Lega Araba dopo la sospensione nel 2011 di Damasco in seguito all'inizio del conflitto civile nel Paese. «La risoluzione delle divergenze tra gli Stati musulmani, nonché la convergenza e la sinergia tra di loro, ha un impatto positivo sulla stabilità regionale e riduce l'interferenza straniera negli affari regionali», ha aggiunto il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanani congratulandosi con Damasco, come fa sapere il governo di Teheran.

I ministri degli Esteri dei Paesi membri della Lega Araba hanno trovato un accordo domenica con il quale la Siria è tornata a fare parte dell'organizzazione dopo essere stata sospesa 12 anni fa. La decisione è stata presa prima del vertice della Lega Araba in programma il 19 maggio in Arabia Saudita e nel contesto di un recente processo di normalizzazione tra la Siria e vari Paesi nella regione.

Qatar non intende normalizzare i rapporti - Dal canto suo, il Qatar, ricco paese del Golfo per anni ostile al governo siriano del presidente Bashar al Assad, ha detto che non intende normalizzare i rapporti politici e diplomatici con Damasco. E questo nonostante l'emissario qatarino abbia ieri votato, alla riunione della Lega Araba al Cairo, a favore del reintegro della Siria nell'organizzazione inter-araba da cui era stata espulsa nel 2011.

Il portavoce del ministero degli esteri del Qatar, Majed Ansari, ha riferito, parlando all'agenzia governativa qatarina di notizie Qna, che la posizione del Qatar «sulla normalizzazione col regime siriano non è cambiata».

Il Qatar, ha detto Ansari, non sarà «un ostacolo» nelle decisioni arabe ma ogni tipo di normalizzazione tra Doha e Damasco dovrà essere legata a progressi politici «che rispondano alle aspirazioni del fraterno popolo siriano».

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