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UNIONE EUROPEABisfenolo A negli alimenti, l'allarme dell'Efsa

19.04.23 - 10:39
L'esposizione può avere effetti nocivi sul sistema immunitario in tutte le fasce d'età
Depositphotos (Boarding2Now)
Fonte ats
Bisfenolo A negli alimenti, l'allarme dell'Efsa
L'esposizione può avere effetti nocivi sul sistema immunitario in tutte le fasce d'età

BRUXELLES - L'esposizione al bisfenolo A attraverso gli alimenti può avere effetti nocivi sul sistema immunitario ed è un rischio per la salute dei consumatori europei di tutte le fasce d'età.

Sono le conclusioni di un nuovo studio dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) sulla molecola utilizzata nella produzione di contenitori per cibi e bevande. Dalla fine degli anni '90 la sostanza è sospettata di avere effetti avversi sulla salute in seguito alla migrazione nei cibi.

Dal 2017 è stata classificata in Ue come candidata alla sostituzione e dal 2018 il suo uso è stato vietato nei biberon e in altri contenitori di alimenti per bambini di età inferiore ai tre anni.

Dal 2006 l'Efsa valuta periodicamente la sicurezza del bisfenolo A, e l'ultima analisi risale al 2015. Le conclusioni dello studio pubblicato oggi, realizzato esaminando oltre 800 nuove pubblicazioni, consentono all'Autorità di eliminare le incertezze segnalate otto anni fa, quando aveva potuto indicare una dose giornaliera tollerabile - cioè la quantità di una sostanza che può essere ingerita quotidianamente per tutta la vita senza rischi sensibili per la salute - solo temporanea.

Negli studi più recenti, «abbiamo osservato nella milza un aumento della percentuale dei linfociti del tipo T helper», ha dichiarato Claude Lambré, presidente del gruppo di esperti Efsa sui materiali a contatto con gli alimenti, che «potrebbe portare allo sviluppo d'infiammazione allergica polmonare e malattie autoimmuni».

L'Efsa ha potuto quindi stabilire la nuova dose giornaliera tollerabile in 0,2 nanogrammi (2 miliardesimi di grammo), in sostituzione del precedente livello temporaneo di 4 microgrammi (4 milionesimi di grammo), per chilogrammo di peso corporeo al giorno: circa 20mila volte più bassa.

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COMMENTI
 

Tracy 1 anno fa su tio
E strano che arriva la decisione solo ora di portare la dose tollerabile in 0,2 nanogrammi al posto di 4 considerando che già nel 2011, l’UE aveva vietato l’uso del BPA nella produzione dei biberon in policarbonato a causa di un eventuale contaminazione nella prima fase di crescita dei bambini. Il Bisfenolo A è usato da più di 50 anni assieme ad altri composti per produrre resine plastiche in policarbonato e nelle resine usate per le pellicole e nei rivestimenti per lattine per bibite e alimenti, nelle bottiglie (PC). L’UE anziché volerci fare mangiare insetti dovrebbe proibire l’uso dei policarbonati ‘’tout court’’come l’uso di certi coloranti nei medicamenti pericolosi per la salute come il biossido di titanio (E171) già proibito negli alimenti ma non nei medicamenti.

Emib5 1 anno fa su tio
Risposta a Tracy
Partendo dal presupposto che i coloranti potrebbero eliminarli in buona parte, basterebbe che la gente si abituasse allassenza della colorazione che ci si aspetta in molti alimenti precotti. C è invece una giusta differenza fra uso alimentare e farmaceutici, in quest'ultimo caso la quantità di eccipienti ingerita è minima rispetto ad un alimento, anche in caso di terapia prolungata. Giusto per chiarire che, comunque, preferisco un colorante di sintesi in cui ogni traccia di sottoprodotti è conosciuta e controllata che molti coloranti naturali che potrebbero contenere traccie di sostanze pericolose. Molti credono che prodotto naturale significhi automaticamente buono e sintetico dannoso.
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