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UNIONE EUROPEASvolta per le case green a emissioni zero: c'è l'ok del Parlamento Ue

15.03.23 - 06:54
Favorevoli in 343, 216 no e 78 astenuti: per la transizione verde ora si aspetta il negoziato con il Consiglio, che porterà al testo finale.
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Fonte ats ans
Svolta per le case green a emissioni zero: c'è l'ok del Parlamento Ue
Favorevoli in 343, 216 no e 78 astenuti: per la transizione verde ora si aspetta il negoziato con il Consiglio, che porterà al testo finale.

STRASBURGO - Via libera dell'Eurocamera alla cosiddetta direttiva sulle case green per l'efficienza energetica degli edifici in tutta l'Unione europea. La luce verde della plenaria è arrivata ieri con 343 voti favorevoli, 216 voti contrari e 78 astenuti. Il testo è stato emendato dal parlamento in più parti. Prossimo step, il negoziato con il Consiglio che porterà al testo finale.

Il contenuto e le scadenze - Secondo la direttiva tutti i nuovi edifici dovranno essere a emissioni zero a partire dal 2028. Per i nuovi edifici occupati, gestiti o di proprietà delle autorità pubbliche la scadenza è fissata al 2026. Tutti i nuovi edifici per cui sarà tecnicamente ed economicamente possibile dovranno inoltre dotarsi di tecnologie solari entro il 2028, mentre per gli edifici residenziali sottoposti a ristrutturazioni importanti la data limite è il 2032.

Sempre secondo la posizione del Pe, gli edifici residenziali dovranno raggiungere, come minimo, la classe di prestazione energetica E entro il 2030, e D entro il 2033. Per gli edifici non residenziali e quelli pubblici il raggiungimento delle stesse classi dovrà avvenire rispettivamente entro il 2027 (E) e il 2030 (D).

Gli interventi di miglioramento - Per prendere in considerazione le differenti situazioni di partenza in cui si trovano i parchi immobiliari nazionali, nella classificazione di efficienza energetica, che va dalla lettera A alla G, la classe G dovrà corrispondere al 15% degli edifici con le prestazioni energetiche peggiori in ogni Stato membro.

Gli interventi di miglioramento delle prestazioni energetiche (ad esempio sotto forma di lavori di isolamento o rinnovo dell'impianto di riscaldamento) dovranno essere effettuati - recita la direttiva - al momento dell'ingresso di un nuovo inquilino, oppure al momento della vendita o della ristrutturazione dell'edificio. I paesi Ue stabiliranno le misure necessarie per raggiungere questi obiettivi nei rispettivi piani nazionali di ristrutturazione.

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COMMENTI
 

Mitch 83 1 anno fa su tio
Giusto mettere delle regole per i nuovi edifici e favorire le ristrutturazioni ma bisogna essere coerenti anche sulla provenienza dei materiali e lo smaltimento!

Webster 1 anno fa su tio
La produzione di pannelli solari, di pannelli per il cappotto, delle batterie al litio, delle cave di litio, il trasporto via nave dalla Cina e tutto il resto non inquina? Tutto ciò è solo business e non ecologia. Vogliono abbandonare la nafta per il riscaldamento ma quanto costa sia economicamente sia ecologicamente lo smaltimento delle vecchie installazione e la costruzione delle nuove? UN NON SENSO! Ci puliamo la coscienza pensando di essere ecologici qui per inquinare altrove!

Johari 1 anno fa su tio
Dovranno=Pagheranno Prima o poi, a furia di obbligare le persone alla fame, qualcuno si ribellerà
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