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CRISI CLIMATICADue ghiacciai su tre rischiano di sparire entro il 2100

05.01.23 - 20:00
Anche nello scenario migliore prospettato dallo studio su Science, ne andrà perso uno su due
Depositphotos (Violin)
Fonte Ats Ans
Due ghiacciai su tre rischiano di sparire entro il 2100
Anche nello scenario migliore prospettato dallo studio su Science, ne andrà perso uno su due

NEW YORK - Due ghiacciai su tre potrebbero scomparire entro il 2100 a causa del cambiamento climatico: è lo scenario peggiore previsto da un nuovo modello messo a punto grazie a una quantità di dati senza precedenti su tutti i ghiacciai della Terra, più di 215mila, e sui vari scenari di aumento della temperatura globale.

A essere colpiti saranno soprattutto quelli di dimensioni inferiori a un chilometro quadrato in Europa centrale, Canada occidentale e Stati Uniti: lo afferma uno studio pubblicato sulla rivista Science e guidato dalla statunitense Carnegie Mellon University. Anche nello scenario migliore, in cui l'aumento di temperatura non supererà gli 1,5 gradi in più rispetto ai livelli preindustriali, andrà comunque persa la metà dei ghiacciai.

I tassi di scioglimento dei ghiacciai sono continuati ad aumentare negli ultimi decenni e questi processi influenzeranno profondamente, tra le altre cose, l'innalzamento del livello del mare e la disponibilità di acqua dolce per miliardi di persone. Riuscire a prevedere in modo il più possibile accurato la perdita di massa dei ghiacciai è quindi fondamentale per capire come cambierà l'ambiente e per guidare i futuri sforzi globali di adattamento e mitigazione del clima.

Per migliorare le proiezioni esistenti, solitamente limitate ad aree geografiche ristrette, i ricercatori guidati da David Rounce hanno sfruttato una quantità di dati senza precedenti che coprono tutti i ghiacciai del globo (tranne quelli di Groenlandia e Antartide), elaborandoli grazie ai supercomputer.

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COMMENTI
 

@matterhorn 1 anno fa su tio
Concordo pienamente con Don Quijote!

Emib5 1 anno fa su tio
Risposta a @matterhorn
Ti qualifichi come suo compagno di ignoranza e supponenza. Tipico della nostra cultura, quello di credere di essere meglio e sopra tutti gli altri che umilmente fanno ricerca e si basano su fatti, non su ipotesi strampalate pescate, immagino, sul byoblu del cliam.

F/A-19 1 anno fa su tio
Risposta a Emib5
@Emib5, probabilmente la verità sta nel mezzo, nel corso della storia della nostra terra ci sono stati periodi di gelo e disgelo a prescindere dall’uomo in quanto non esisteva. Che poi nella nostra epoca il comportamento umano accentui questo fenomeno è sicuramente vero ma poco si potrà fare. L’essere umano arriva sempre tardi a questi appuntamenti, però si adatta, qualcuno ci guadagna, molti perdono e tutti andranno avanti.

Emib5 1 anno fa su tio
Risposta a F/A-19
Un dato di fatto è l'aumento vertiginoso della concentrazione di CO2 a partire dalla rivoluzione industriale e con un ulteriore forte aumento già dagli anni '50 del secolo scorso, che ha determinato un conseguente aumento della temperatura media del pianeta. Molti scienziati collegano i due dati. Tieni poi conto che le temperature più alte da noi sono tutte negli ultimi 20 anni. Solo i don quijote ritengono questi dati parte del ciclo del clima della terra, ma sono solo ipotesi campate in aria di pochi non credibili.

Antinegazionista 1 anno fa su tio
Don quijote, volevo resistere nel non commentare il suo commento ma non ce la faccio, non ce la faccio più con chi nega, nega la scienza, deride chi dedica la vita a studiare il clima e se ne esce con dell'affermazioni che chissà da quali fonti arrivano!!! Ma basta!!

Don Quijote 1 anno fa su tio
Risposta a Antinegazionista
Il denominatore comune del negazionista e del credulone è che non sono in grado di spiegare quello che sostengono, eppure non bisogna essere calzolai per capire se una scarpa fa male, ha già, quello che dicono in 1'000 disinformati deve essere più vero di quello che dicono 3 informati, anche durante il periodo covid migliaia di “scienziati” dicevano che i vaccinati non erano contagiosi e che potevano andare al bar senza mascherina! Non resistere a commentare, commenta pure le tue conoscenze sul tema, inizia dai tre quattro mila anni di grande disgelo precedenti l’olocene, commenta i calcoli orbitali di Milankovitch, spiega come mai il carotaggio di Vostok da ragione al matematico, almeno per quanto riguarda la periodicità dei 100'000 anni nel ultimo milione di anni. Poi spiegami che valori di forcing dai all’eccentricità dell’orbita terrestre sui 100'000 anni (dal 1% al 12%), all’inclinazione dell’asse con periodi di 40'000 anni e alla precessione ogni 26'000 anni con la conseguente inversione degli equinozi. Poi ci sarebbe da discutere sull’albedo, le correnti oceaniche, il rilascio naturale di CO2 e CH4, l’inerzia del sistema, ecc. La scienza al momento non è in grado di dare il giusto valore a queste variabili cicliche e tantomeno determinare il forcing della la CO2 antropica. Per quale motivo abbiamo avuto il periodo medievale caldo seguito da 150 anni di una miniera glaciale solo nell’emisfero Nord, le pietre della fame affiorate nel fiume Elba con le iscrizioni del 1540 le hai fatte tu? Mi fermo qua ma ci sono diverse altre questioni che fanno vacillare la grande teoria mediatica della CO2 antropica, è la Scienza e Scienziati (con la S maiuscola) che lo dicono.

Emib5 1 anno fa su tio
Risposta a Don Quijote
È ovvio che nessuno neghi i cicli della terra, ma il forte aumento dei gas serra prodotti dall'uomo è diventato un fattore così importante da modificare il clima del pianeta, non lo dico io, lo dicono istituti e scienziati di tutto il mondo! Capisco il tuo nick, ma è perché mai bisognerebbe credere a te o non a tutto il mondo scientifico?

Don Quijote 1 anno fa su tio
Siamo in una fase di disgelo iniziata 30'000 anni fa e continuerà per diverse migliaia di anni prima d'invertire la tendenza, indipendentemente dall'attività umana a dalle paturnie di questi inutili studi.

Blackad 1 anno fa su tio
Risposta a Don Quijote
Leggi l’articolo

Dantissimo 1 anno fa su tio
Risposta a Don Quijote
Ma vai a studiare! Sei una radiolina rotta ormai!

Sarà 1 anno fa su tio
Risposta a Don Quijote
@Don Quijote Il disgelo è iniziato probabilmente più di 30'000 anni fa, abbiamo avuto una diminuzione della temperatura tra il 1400 e il 1800, chiamata piccola glaciazione, che ha interessato soprattutto l'Europa, poi le temperature hanno ripreso ad aumentare. Ora però è in atto un rapido riscaldamento globale e tutti gli scienziati sono concordi nell'imputarne la causa all'inquinamento prodotto dall'uomo.

Don Quijote 1 anno fa su tio
Risposta a Sarà
Si sa bene quando è iniziato il disgelo, non tanto dall'informazione ricavata dai ghiacci ma dagli isotopi molto stabili contenuti nei sedimenti marini quando il livello del mare era a -120m. Ci sono diverse problematiche non risolte che mettono i contrapposizione gruppi di scienziati, ad esempio non si sa se le glaciazioni sono simmetriche nei due emisferi, non si sa se la stabilità del ghiaccio antartico dipende da fattori climatici locali o dal trend medio dei due emisferi. Altro punto di disaccordo è la piattaforma Larsen A, già disgregata in passato e ricomposta circa 4'000 anni fa ma che oggi presenta una lunga spaccatura, alcuni dicono di formazione recente e altri la fanno risalire a quasi 200 anni fa. La frontiera della scienza è sempre un dubbio e si deve mettere in discussione piuttosto che sostenere la certezza assoluta, bisogna criticarla, revisionarla e confermarla con nuove evidenze sperimentali. Oggi come ieri, chi mette in discussione un argomento scientifico è subito additato e marchiato come negazionista, per cui molti tacciano davanti alla maggioranza che sostiene un dogma senza la minima conoscenza di causa. La storia è piena di scienziati eccellenti derisi inizialmente per le loro teorie dal mondo accademico che preferisce crogiolarsi comodamente, peccato. Anche questo blog è pieno di pappagalli che ti insultano gratuitamente senza conoscenza di causa, nascondendosi dietro allo scudo dei soliti 1'000 scienziati dicono… saranno veramente 1'000? Se vuoi riempire il mondo di auto elettriche che al momento sono tutt’altro che efficienti, convenienti e soprattutto a emissioni zero, qualche dogma religioso bisogna diffonderlo, non penso che pagando 5 centesimi un sacchetto di plastica la maleducazione di chi lo disperde nell’ambiente scompaia.
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