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ITALIAVaccinati, ma senza Green Pass: il caso dei volontari di ReiThera

27.07.21 - 06:00
Nel loro organismo ci sono gli anticorpi, ma non possono ottenere il certificato Covid
REUTERS
Il caso dei vaccinati con ReiThera, che non possono ottenere il Green Pass.
Il caso dei vaccinati con ReiThera, che non possono ottenere il Green Pass.
Vaccinati, ma senza Green Pass: il caso dei volontari di ReiThera
Nel loro organismo ci sono gli anticorpi, ma non possono ottenere il certificato Covid

ROMA - Circa un migliaio di persone si ritrovano in un autentico limbo: non possono ottenere il Green Pass, la certificazione vaccinale che dal 6 agosto sarà indispensabile per compiere svariate attività, nonostante siano state vaccinate. Come mai? Il problema sta proprio nel vaccino: quello di ReiThera.

Questione burocratica - Il preparato anti-coronavirus dell'azienda biotecnologica italiana non è infatti tra quelli riconosciuti dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), essendo ancora nella fase 2 della sperimentazione. Nonostante si stia dimostrando più che promettente (ReiThera un paio di settimane fa ha parlato di una risposta anticorpale del 93% dopo la prima dose e del 99% dopo il richiamo), l'iter verso l'omologazione è stato decisamente accidentato e costellato da problemi, specialmente economici.

I problemi della fase 1 - Ecco quindi che i partecipanti alla sperimentazione si trovano nella sgradevole posizione di non poter ricevere il Green Pass. Un problema apparentemente relativo per i 90 aderenti alla fase 1: per loro è stata la stessa ReiThera ad autorizzarli a ricevere uno dei quattro vaccini autorizzati in Italia (Pfizer-BioNTech, Moderna, AstraZeneca e Johnson&Johnson), essendo passato un periodo di tempo sufficiente dopo le somministrazioni dello scorso autunno. Il Post riferisce però che ci sono difficoltà anche in questo caso: una 34enne vicentina si è presentata al centro vaccinale e i medici, non sapendo come comportarsi, l'hanno rimandata a casa senza iniettarle nulla. «Ho aderito alla sperimentazione perché volevo partecipare attivamente alla ricerca di una soluzione contro l’epidemia. «Adesso però non so bene cosa succederà: speriamo di avere diritto al Green Pass entro il 6 agosto».

Quelli della fase 2 - Per i poco meno di 1000 partecipanti alla fase 2, invece, la possibilità di sottoporsi a un altro vaccino non ci sono: la sperimentazione è avvenuta in primavera ed è passato troppo poco tempo. «Fino a pochi giorni fa le conseguenze erano tutto sommato sopportabili: non potevo andare in vacanza all’estero» spiega sempre a Il Post Paolo Tiramani, parlamentare leghista e volontario di ReiThera. «Se non cambierà qualcosa mi toccherà fare il tampone per fare qualsiasi cosa. Io che credo nel vaccino e che ho partecipato alla sperimentazione vengo trattato alla stregua di un no vax».

La soluzione - Ci sarebbe un modo per risolvere la questione: una circolare del ministero della Salute, che autorizzi i vaccinati con ReiThera a ottenere il Green Pass. I responsabili dei centri clinici dove è avvenuta la sperimentazione hanno sollecitato Roma a intervenire e lo stesso Tiramani ne ha parlato direttamente con i sottosegretari alla Salute Andrea Costa e Pierpaolo Sileri. «A parole, si sono detti disponibili a introdurre una sorta di sanatoria entro questa settimana. Però fino a quando non ci sarà un’autorizzazione ufficiale saremo bloccati».

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