
PARIGI / BERLINO - La Francia e Germania criticano la decisione di Twitter di escludere dal social network il presidente uscente degli Stati Uniti, Donald Trump.
Parigi sottolinea che regolamentare la rete non spetta ai colossi del web. «Ciò che mi sciocca è che sia Twitter a decidere di chiudere» il profilo di Trump, ha dichiarato il ministro francese dell'Economia, Bruno Le Maire, intervistato ai microfoni di radio France Inter. «La regolamentazione dei colossi del web - ha avvertito - non può avvenire attraverso la stessa oligarchia digitale».
Con toni più misurati si è espressa invece Berlino: «La cancelliera Angela Merkel ritiene problematico che sia stato bloccato in modo completo l'account Twitter di Donald Trump», ha affermato il suo portavoce, Steffen Seibert, rispondendo a una domanda sull'argomento.
La decisione di escludere Trump da Twitter ha già suscitato numerose reazioni ai quattro angoli del pianeta, incluso nella classe politica francese.
Anche Tio dice che “La libertà di espressione deve essere garantita da un comportamento civile e rispettoso di ciascun utente.” E per di più “ Chiunque scriverà offese o frasi irrispettose verrà automaticamente bannato con la conseguente cancellazione dell’account.” È scritto proprio qui sopra, nella striscia rossa. Se lo fa Tio, perché non dovrebbero farlo gli altri social menzionati? Si tratta di garantire un diritto democratico: il fondamentale rispetto reciproco in qualsiasi discussione o vertenza...