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FRANCIAAccuse, molestie, sessismo: Ubisoft nella bufera

12.07.20 - 19:10
Rivoluzione al vertice del gigante dei videogiochi, editore tra altri di Assassin's Creed, Far Cry, e Rayman
Keystone
Accuse, molestie, sessismo: Ubisoft nella bufera
Rivoluzione al vertice del gigante dei videogiochi, editore tra altri di Assassin's Creed, Far Cry, e Rayman

PARIGI - Tre dirigenti del gruppo Ubisoft sono stati rimossi dal proprio incarico con effetto immediato. Lo ha comunicato il gruppo francese Ubisoft, numero tre al mondo in ambito videoludico, che ha messo in atto una rivoluzione al vertice dopo un'inchiesta avviata dai media francesi.

Si tratta di Serge Hascoët, Chief Creative Officer, Yannis Mallat, Dirigente della sezione canadese, e Cécile Cornet, Direttrice risorse umane, che ha deciso di anticipare la mossa dando le dimissioni dopo essere stata accusata di aver coperto determinati comportamenti illeciti.

Al centro della bufera le accuse, guidate in primis dal quotidiano Libération, di molestie nei riguardi delle dipendenti dell'azienda e la presenza di un maschilismo perenne, che si rispecchia anche nei videogiochi del gruppo, compresi quelli più popolari, come la saga di Assassin's Creed.

Sono infatti numerose le testimonianze delle dipendenti, o di ex dipendenti, a proposito di comportamenti, azioni e atteggiamenti illeciti avvenuti negli uffici di Toronto e Montreal, in Canada, come anche in Brasile, Stati Uniti e Bulgaria. 

Una lavoratrice ha raccontato che un collega le aveva richiesto un rapporto orale in ufficio mentre lavorava, un'altra aveva riferito che un Direttore creativo le aveva «leccato il volto» durante una festa aziendale. 

«Ubisoft non è stata in grado di garantire ai suoi dipendenti un ambiente di lavoro sicuro e inclusivo», ha ammesso il Ceo del gruppo, Yves Guillemot, uno dei cofondatori dell'azienda nel 1986. «Qualsiasi comportamento tossico è in totale opposizione ai valori in cui credo e che non tradirò mai» ha concluso il manager. 

In ogni caso, le prime testimonianze hanno dato coraggio ad altre dipendenti, che hanno raccontato le proprie esperienze delineando un clima di lavoro maschilista e denigrante verso le donne. Di conseguenza, l'azienda ha preso coscienza di dover mettere in atto un forte cambiamento di tendenza, da qui la decisione di liberare alcuni alti funzionari. Ubisoft è così determinata ad «attuare importanti cambiamenti nella propria cultura aziendale».

Il gruppo francese, ricordano i portali francesi, ha circa 18mila dipendenti, dei quali solo il 22 percento sono donne. 

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COMMENTI
 

Jenaplynski 3 anni fa su tio
E bom, metteranno donne al posto degli uomini licenziati e saranno tutti contenti e felici...
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