Un'opera apparsa all'Esquilino, nella Chinatown romana, denuncia la disinformazione sul coronavirus
ROMA - La questione coronavirus ha assunto in alcuni Paesi la dimensione di una vera e propria psicosi. L’Italia - che ha dichiarato lo stato di emergenza per un periodo sei mesi - è fra questi. L’effetto immediato si riflette sugli esercizi pubblici gestiti da cittadini cinesi, con i ristoranti e i negozi praticamente deserti. Una fobia, veicolata da troppe informazioni false, che la street artist Laika ha denunciato con un’opera d’arte nel rione dell’Esquilino, cuore della Chinatown romana.
Il murales rappresenta Sonia - proprietaria di un noto ristorante della capitale italiana - che indossa una tuta bianca, tenendo fra le mani il cartello “JeNeSuisPasUnVirus” e una scodella di riso. E nella nuvoletta al suo fianco una frase: «C’è in giro un’epidemia di ignoranza… Dobbiamo proteggerci!!!».
La situazione globale - Se nel Belpaese gli unici casi confermati di coronavirus restano quelli dei due turisti cinesi ricoverati da alcuni giorni, in isolamento, presso l’Istituto Spallanzani di Roma, a livello globale il contagio conta al momento un totale di 20’696 casi confermati (dei quali 20’485 localizzati in Cina).
Le vittime complessivamente sono 427 - delle quali solo due fuori dai confini cinesi, a Hong Kong e nelle Filippine - mentre il bilancio delle persone guarite è salito a 730.