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VENEZUELAIl Paese in rivolta, salgono a 59 i feriti

01.05.19 - 08:11
Diffuso un primo bilancio parziale dell'azione contro il Governo. Guaidò invita a scendere i venezuelani nuovamente in piazza per la «fase definitività dell'Operazione libertà»
KEYSTONE/AP (Fernando Llano)
L'azione antigovernativa proseguirà anche oggi.
L'azione antigovernativa proseguirà anche oggi.
Il Paese in rivolta, salgono a 59 i feriti
Diffuso un primo bilancio parziale dell'azione contro il Governo. Guaidò invita a scendere i venezuelani nuovamente in piazza per la «fase definitività dell'Operazione libertà»

CARACAS - È salito a 59 il numero dei feriti nei disordini scoppiati a Caracas a seguito del sollevamento militare a sostegno del leader oppositore autoproclamatosi presidente ad interim, Juan Guaidó. Lo ha reso noto la ong Provea, ricordando che in precedenza erano 30 i feriti accolti nel Centro sanitario 'Salud Chacao'.

Un nuovo giorno di protesta - Il leader dell'opposizione e autoproclamato presidente ad interim del Venezuela, Juan Guaidó, ha invitato i venezuelani a scendere in piazza oggi nell'ambito della «fase definitiva della Operazione libertà».

In un video di quasi tre minuti diffuso attraverso Youtube, Guaidó ha sostenuto che «sapevamo che all'inizio non sarebbe stato facile» entrare in azione, ma «abbiamo dimostrato che ci sono soldati disposti a difendere la Costituzione». Posso assicurarvi che Maduro «non gode del rispetto delle Forze armate».

Avevamo informazioni certe, ha aggiunto, che «l'Usurpatore aveva tutto pronto per andarsene, e che sono state forze straniere che lo hanno obbligato a restare. Oggi non ha fatto altro che nascondersi».

Abbiamo cominciato ieri, ha concluso, ed «oggi torneremo di nuovo in forma sostenuta nelle strade fino a mettere fine all'usurpazione».

Maduro ringrazia per il golpe sventato - «Voglio felicitare voi Forze armate per l'atteggiamento fermo, leale, valoroso e di enorme saggezza con cui avete condotto la soluzione e la sconfitta del piccolo gruppo che pretendeva di riempire il Paese di violenza con una scaramuccia golpista». Lo ha dichiarato nella notte il presidente venezuelano Nicolas Maduro.

In un video con ministri, leader del Partito socialista unito del Venezuela (Psuv) e vertici militari diffuso attraverso il suo account Twitter, Maduro riferendosi a ieri ha parlato di un giorno intenso di eventi, emozioni, riflessioni e di sguardi sul futuro del Venezuela.

È stato anche, ha proseguito, «un giorno di contrasto in cui si sono contrapposte due Venezuela: una di pace e dialogo ed un'altra portatrice di violenza e venduta alle ambizioni straniere».

«Ringrazio tutto il popolo venezuelano - ha poi detto - per il suo valore, coraggio e coscienza di fronte a questo tentativo di colpo di Stato frustrato. Avete dimostrato che un popolo mobilitato è garanzia di tranquillità per la Patria».

119 persone arrestate - L'ong venezuelana per i diritti umani Foro Penal ha riferito che 119 persone, di cui 11 adolescenti, sono state arrestate durante le manifestazioni di protesta tenutesi ieri in differenti stati del Venezuela.

Lo stato che ha registrato il maggior numero di arresti è quello di Zulia, con 68 persone. Seguono gli stati di Carabobo (10 arresti), Aragua (9 arresti) e Merida (8 arresti). Foro Penal riporta inoltre arresti negli stati di Lara, Monagas e Tachira (5 persone per ogni stato), nell'area di Caracas (4 persone), nello stato di Bolivar (3 persone) e in quelli di Miranda e Trujillo (un arresto per ogni stato).

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