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L'operazione è stata effettuata al Johns Hopkins hospital di Baltimora. Una donna di 35 anni ha donato il suo rene
BALTIMORA - È stato effettuato al 'Johns Hopkins hospital' di Baltimora il primo trapianto di organo da un donatore sieropositivo vivo ad un malato, anch'esso sieropositivo. Sinora i trapianti di questo tipo erano stati fatti solo con organi da donatori contagiati dal virus Hiv, ma già deceduti.
Una donna di 35 anni, Nina Martinez, ha donato il suo rene durante quella che il team di chirurghi di Baltimora definisce la prima operazione al mondo di questo tipo, potenzialmente portatrice di importanti benefici nel campo delle donazioni d'organo.
Dorry Segev, professore di chirurgia alla Johns Hopkins University, che ha guidato l'intervento, ha osservato che se ogni anno 500-600 pazienti sieropositivi potessero donare un organo, ciò aiuterebbe circa 1.000 malati anch'essi portatori de virus Hiv.
Sia la donatrice che il ricevente del trapianto effettuato dovranno prendere medicine anti-virali per il resto della vita. L'intervento segnala la rinnovata fiducia degli specialisti nelle capacità dei farmaci di ultima generazione di mantenere in salute i pazienti sieropositivi. In precedenza si riteneva che questi malati fossero troppo deboli per sostenere una donazione d'organo.
Nina inizialmente voleva donare il suo organo ad un amico, che però morì anticipatamente. La donna ha continuato a seguire il suo sogno, sino a che è stato trovato un altro paziente.
Sinora, al Johns Hopkins erano stati effettuati circa un centinaio di trapianti da donatori deceduti sieropositivi.
