È tuttora disponibile solo l'originale in tedesco del documento dell'Empa. Il sindaco: «Lavoriamo perché non ci siano ritardi»
GENOVA /ZURIGO - Il ritardo nella traduzione ufficiale di una relazione 'cruciale' della perizia in tedesco dei tecnici del laboratorio Empa di Zurigo - nominati dal giudice di Genova che indaga sul crollo di Ponte Morandi - potrebbe far slittare sia l'incidente probatorio fissato per l'8 febbraio sia i lavori di demolizione del moncone Est del ponte. Lo anticipano il Secolo XIX e La Stampa.
L'istituto interdisciplinare di ricerca per le scienze dei materiali della città sulla Limmat era stato incaricato di verificare la presenza e il livello di corrosione di 16 campioni di materiali prelevati dal ponte crollato. Come riporta La Stampa, l'Empa ha completato i lavori e inviato la relazione, che è in tedesco, a inizio dicembre. Una settimana fa, tuttavia, è emerso che il documento non era stato ancora tradotto in italiano.
L'imprevisto determinerà probabilmente il rinvio della prima udienza per discutere della perizia, fissata per l'8 febbraio prossimo. Il ritardo potrebbe avere contraccolpi anche sulla demolizione del ponte. Il moncone di levante, infatti, non potrà essere abbattuto fin quando tutte le prove potenzialmente utili non siano state acquisite.
Nel suo ultimo annuncio, il sindaco di Genova e commissario per la ricostruzione Marco Bucci prevedeva l'inizio della demolizione per il 6-8 febbraio e l'apertura del nuovo viadotto al traffico per il 15 aprile dell'anno prossimo.
Il sindaco conferma l'8 febbraio per l'inizio della demolizione del moncone ovest - Bucci conferma tuttavia che la data decisa per la demolizione del moncone di ponente resta fissata all'8 febbraio. Quel giorno è prevista la messa a terra del primo impalcato, una trave Gerber di circa 40 metri.
«Non sono preoccupato. Con l'autorità giudiziaria stiamo lavorando molto bene e troveremo sicuramente il modo perché non ci siano ritardi. Io ho completa fiducia». Così il sindaco di Genova e commissario per la ricostruzione Bucci ha risposto alle notizie di possibili intoppi legati alla mancanza di una traduzione dal tedesco di una relazione della perizia effettuata dal laboratorio Empa di Zurigo sugli stralli. «Io, comunque, non posso farci niente - ha aggunto Bucci -, queste sono cose che riguardano solo l'autorità giudiziaria».
Sull'operazione resta l'incognita maltempo ma Bucci è fiducioso. «Non credo che ci saranno problemi - ha spiegato - per adesso è confermato. Io lavoro con la l'opzione migliore e questa è ciò che conta».
Il sindaco-commissario ha anche fatto il punto sulla road map dei lavori. «Penso che l'ultima parte demolita sarà a fine maggio, primi di giugno - ha spiegato - ma la ricostruzione partirà prima, il 31 marzo. Entro quella data saranno abbattute tutte le strutture necessarie per ricostruire mentre altre parti saranno abbattute dopo. A noi interessa che alla fine di marzo si inizia a costruire».
Dieci nuovi indagati per falso - Nel frattempo è emerso che ci sono dieci nuovi indagati nell'ambito dell'inchiesta sul crollo del ponte Morandi di Genova. Si tratta di tecnici e dirigenti di Autostrade per l'Italia e della Spea, azienda italiana che opera nel settore dell'ingegneria delle infrastrutture. L'accusa è di falso in procedimento connesso ai controlli sugli altri cinque viadotti in stato critico tra cui il Paolillo in Puglia e il Sei Luci a Genova.