Il ministro della sicurezza del Paese balcanico ha spiegato la situazione oggi a Bruxelles
SARAJEVO - «La Bosnia non ha le capacità per diventare un centro d'accoglienza per migranti e l'ho detto chiaramente a Bruxelles», ha dichiarato oggi parlando con i giornalisti il ministro della sicurezza bosniaco Dragan Mektic.
Le autorità sono consapevoli, ha detto Mektic, delle difficoltà che incontrano le istituzioni locali, in particolare le autorità del cantone di Bihac dove si concentra il maggior numero di migranti illegali per la vicinanza del confine con la Croazia e poi quello tra Croazia e Slovenia.
In questa zona, presso Velika Kladusa, si sta allestendo un capannone di un'ex impresa alimentare ed i migranti saranno sistemati anche in una ex caserma nei pressi di Sarajevo. «La polizia, ha detto Mektic, ha individuato un gruppo di una ventina di migranti illegali inclini alla violenza e all'uso di stupefacenti: si trovano ora in un centro chiuso presso Sarajevo sotto costante controllo».
Il problema delle migrazioni illegali è un problema comune e deve essere trattato in modo congiunto, ha detto Mektic, aggiungendo che «il problema arriva dalla Bulgaria e dalla Grecia e i paesi dei Balcani occidentali non devono essere le vittime della crisi migratoria».