Il sistema penale tedesco contempla infatti gli stessi reati di cui è accusato dalla procura spagnola, a differenza del Belgio
BERLINO - Il fermo in Germania complica la situazione giudiziaria dell'ex-presidente della Catalogna Carles Puigdemont, dato che il sistema penale tedesco contempla gli stessi reati di cui è accusato dalla procura spagnola, a differenza del Belgio, e che la collaborazione giudiziaria tra Berlino e Madrid è una delle più strette all'interno degli Stati dell'Ue. È l'analisi fatta dai media spagnoli.
Durante la fuga in Belgio e in seguito al primo mandato di arresto europeo, la difesa di Puigdemont aveva potuto fare affidamento sulle differenze tra la legge spagnola e quella belga, che non prevede ad esempio il reato di "ribellione" contestato dai magistrati all'ex presidente della Generalitat.
L'arresto in Germania, in virtù del secondo mandato europeo emesso dalla Spagna, prevedibilmente aprirà ora un procedimento davanti alla giustizia tedesca, che dovrà decidere se consegnare il politico catalano alla Spagna.
Puigdemont è stato fermato questa mattina dalla polizia tedesca su segnalazione dei servizi segreti di Madrid, che lo avevano localizzato dopo la sua partenza da Helsinki e hanno avvertito Berlino. Lo riferisce la stampa spagnola citando la rivista tedesca Focus. Il leader catalano è stato trattenuto dagli agenti tedeschi circa 30 km dopo avere attraversato la frontiera.
I giuristi denunciano l'incriminazione - Cinquanta giuristi e cattedratici di diritto delle università catalane riuniti nel "collettivo Praga" hanno contestato oggi l'incriminazione per presunta "ribellione" da parte della giustizia spagnola dell'ex-presidente catalano Carles Puigdemont.
In un documento comune affermano che «il reato di ribellione non sussiste» perché non c'è stato «un innalzamento della violenza» in Catalogna e denunciano l'incarcerazione preventiva dei leader catalani come «eccessiva, sproporzionata e crudele».
Puigdemont trasferito in prigione - L'ex presidente catalano Carles Puigdemont è stato portato nella prigione di Neumunster, in Germania. È quanto riferisce l'agenzia di stampa tedesca Dpa, citata da diversi media tedeschi.
Una decisione sulla durata della custodia in carcere dell'ex presidente regionale durante il procedimento per l'estradizione arriverà «con una certa probabilità solo domani», ha riferito il vice procuratore generale dello Schleswig-Holstein Ralph Dopper, sottolineando che «siamo all'inizio dell'esame».