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STATI UNITIAvvocati ciarlieri al lunch e il NYTimes fa lo scoop

18.09.17 - 19:11
Due legali di Donald Trump hanno pranzato in una steak house della capitale facendosi sfuggire qualche pettegolezzo di troppo
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Avvocati ciarlieri al lunch e il NYTimes fa lo scoop
Due legali di Donald Trump hanno pranzato in una steak house della capitale facendosi sfuggire qualche pettegolezzo di troppo

NEW YORK - Per una Casa Bianca in guerra contro la fuga di notizie, l'errore più grave degli ultimi giorni è stato andare al ristorante sbagliato. Due avvocati di Donald Trump hanno pranzato in una steak house della capitale adiacente alla sede del New York Times e, tra pettegolezzo e pettegolezzo sulle liti del team legale del presidente, hanno regalato al quotidiano uno scoop da prima pagina.

«I legali di Trump litigano su quanto collaborare con l'inchiesta sul Russiagate», è il titolo a firma del capo dell'ufficio di Washington del giornale, Peter Baker e di Kenneth Vogel. Quest'ultimo è il reporter che ha origliato la conversazione dei legali di Trump, Ty Cobb e John Dowd, seduti al tavolo vicino.

«C'è un avvocato della Casa Bianca che è una spia del consigliere legale McGahn», dice Cobb a Dowd, secondo quanto ha ascoltato il giornalista, arrivato da Politico al New York Times appena in tempo per il Russiagate. Ulteriori indagini della squadra del Times hanno messo in luce il quadro di tensioni tra chi, come Cobb, vorrebbe trasparenza con l'inchiesta per farla finita al più presto e altri, come McGahn, che «non ci sta e ha un paio di documenti in cassaforte», come ha confidato l'avvocato al suo commensale.

Secondo quanto ha riferito il Times, l'insolita fuga di notizie non è andata a genio né a McGahn né al nuovo capo di gabinetto di Trump: John Kelly, dopo essere stato contattato dal giornale, "ha fatto una sfuriata come si deve a Cobb".

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