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ITALIAG7, fronte comune contro lo smog al nord

09.06.17 - 15:44
archivio TiPress
G7, fronte comune contro lo smog al nord

MILANO - La pianura padana fa fronte comune per il miglioramento della qualità dell'aria. Le quattro Regioni (Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Piemonte) hanno firmato insieme al Ministero dell'Ambiente un accordo che prevede investimenti pubblici e interventi comuni per liberare dallo smog l'area, una delle più inquinate d'Europa e per questo al centro di osservazioni dall'Unione Europea.

Principio cardine dell'accordo è la centralità di una lotta condivisa contro l'inquinamento atmosferico. E' stata firmata, nell'ambito delle iniziative che domenica e lunedì porteranno al G7 Ambiente, dal ministro Gian Luca Galletti dai presidenti di Emilia-Romagna e Piemonte, Stefano Bonaccini e Sergio Chiamparino, e dagli assessori all'ambiente di Lombardia e Veneto, Claudia Terzi e Giampaolo Bottacin.

Regole omogenee - L'intesa punta a misure strutturali e attuate allo stesso modo nelle quattro regioni, come regole omogenee di accesso alle Ztl, car-sharing, mobilità ciclo-pedonale, distribuzione diffusa di carburanti alternativi, limitazioni alla circolazione.

Ad esse si aggiunge lo stanziamento di 16 milioni di euro complessivi da parte del Ministero: 8 milioni per gli eco-bonus delle Regioni, gli incentivi economici per la sostituzione dei veicoli più inquinanti; 8 milioni per ridurre l'inquinamento prodotto dalle attività agricole e zootecniche.

«Un grande lavoro» - «Abbiamo fatto un grande lavoro - ha detto Galletti -. L'aspetto importante di questo accordo è l'omogeneità: ci sono misure vincolanti e ci abbiamo messo risorse. Chiederò ai presidenti di Regione di venire con me a Bruxelles, perché questo accordo venga valutato per quello che è e venga riconosciuto anche in funzione della procedura d'infrazione».

Sono allo studio anche misure sulle tasse automobilistiche e misure di carattere legislativo per accelerare la progressiva diffusione di veicoli a basse o nulle emissioni, in sostituzione delle tecnologie tradizionali come i diesel.

Condivisa, infine, anche la gestione delle situazioni di emergenza legate al superamento dei limiti di inquinamento da PM10, con divieti temporanei anch'essi comuni e omogenei nelle quattro regioni.

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