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REGNO UNITOIl principe si ritira, la regina è più sola

04.05.17 - 20:16
C'è chi scruta nel ritiro di Filippo la premessa d'un maggior affiancamento del 68enne Carlo, principe del Galles ed "eterno" erede al trono
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Il principe si ritira, la regina è più sola
C'è chi scruta nel ritiro di Filippo la premessa d'un maggior affiancamento del 68enne Carlo, principe del Galles ed "eterno" erede al trono

LONDRA - Filippo si ritira, la regina resta sulla breccia, ma un po' più sola. Ha tutta l'aria di essere un altro passo nella lenta transizione della monarchia britannica verso il futuro l'annuncio con cui Buckingham Palace ha comunicato oggi l'uscita di scena dagli impegni pubblici, entro il prossimo autunno, dell'inossidabile principe consorte: ancora attivo e loquace, ma ormai sulla soglia dei 96 anni.

A dare il segnale che qualcosa potesse succedere era stata un'inusuale riunione dello staff di tutte le residenze reali convocata da Elisabetta II senza preavviso di prima mattina: immediata la reazione dei tabloid, in una ridda di congetture più o meno verosimili. Finché, a far chiarezza, è arrivato il comunicato ufficiale: nessun problema di salute, acciacchi dell'età a parte, e nessun passaggio di consegne istituzionali, ma comunque una notizia a suo modo epocale.

Braccio destro per 65 anni di regno - Il duca di Edimburgo, compagno di vita di Elisabetta dal 1947 (a novembre saranno sette decenni tondi di matrimonio) e suo braccio destro per 65 anni di regno, si fa da parte. Con «il pieno sostegno della Regina», come recita la nota di palazzo, cede il suo fardello di obblighi alle generazioni più giovani. Li aveva già sfoltiti in tempi recenti, al pari di Sua Maestà, a beneficio soprattutto del figlio Carlo e dei nipoti William e Harry. Adesso, dall'autunno, per il vecchio ufficiale della Royal Navy scatterà il congedo definitivo. Non sparirà del tutto dalla scena, precisa la corte. E tuttavia di addio si tratta.

«Non mi reggo più in piedi» - A confermarlo è stato lui stesso, con lo spirito di sempre: quello che lo ha reso popolare in decenni di battute e gaffe a piene mani. «Non mi reggo più in piedi», ha scherzato poche ore dopo a St. James Palace, nel consegnare una decorazione al matematico Michael Atiyah. Non è vero, vista la sua tempra (ieri era a inaugurare un cricket club), ma il tempo è maturo. Già sei anni fa, al compimento dei 90 e prima di un intervento al cuore, aveva confessato: «Penso d'aver fatto la mia parte».

«La mia forza, il mio sostegno» - In quegli stessi giorni la regina, in un raro slancio pubblico, gli aveva però reso omaggio definendolo «la mia forza e il mio sostegno». E lui era rimasto al suo posto, un passo dietro di lei, patrono di qualcosa come 800 organizzazioni caritative o sociali. Un ruolo svolto fin dai lontani anni '50 - all'inizio non senza qualche insofferenza, si narra - e poi attraversando stagioni storiche e familiari mutevoli, dagli inquieti '60, ai turbolenti '70, alla tragedia di Diana, alle ombre sull'idillio fra monarchia e popolo, ai decenni dell'armonia ritrovata.

La politica britannica, accantonate per qualche minuto la campagna elettorale e le polemiche sulla Brexit, è stata unanime oggi a inchinarsi al duca di Edimburgo. La premier conservatrice Theresa May gli ha espresso «la profonda gratitudine del Paese», mentre il leader laburista Jeremy Corbyn, vecchio militante socialista e repubblicano, ne ha elogiato "il senso del dovere pubblico" e "lo spirito di servizio".

Ora Filippo «molto probabilmente si dedicherà a scrivere le sue memorie, e di storie da raccontare ne ha», commenta senza tema di smentita Dickie Arbiter, veterano dei commentatori di cose reali. Mentre la regina, che di anni ne ha appena compiuti 91, resterà al suo posto, come Buckingham Palace ha tenuto a puntualizzare subito. Ieri ha ricevuto nelle sue mani l'atto di scioglimento del Parlamento da Theresa May, la 13esima premier del suo Regno, da Winston Churchill in poi. E' stata proprio lei a dire d'altronde che portare la corona è una missione «a vita».

Un gradino in più per l'eterno erede al trono - Ma detto questo, c'è chi - come Nicholas Witchell, analista di palazzo della Bbc - scruta nel ritiro di Filippo la premessa d'un maggior affiancamento del 68enne Carlo, principe del Galles ed 'eterno' erede al trono. Nonché, in scia, del primogenito di questi, William, che non a caso ha deciso nei mesi scorsi di dismettere la divisa di pilota elicotterista. E lasciare il 'buen retiro' in Norfolk - con la moglie Kate e i piccoli George e Charlotte - per tornare in pianta stabile a Londra.

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